Prof. Alessandro Bruschi
La medica scienza richiesta di un suo giudizio intorno al prosciugamento di una palude, lo emetterà sempre senza esitanza il più favorevole, mentre si farebbe essa stessa istigatrice di quello e ne invocherebbe lo intiero compimento quando pur altri nemmeno il pensasse. Ed a tanto si troverebbe sospinta per la ferma convinzione che in ogni medico fu impressa da lunga ed incontrastabile esperienza, di essere le acque stagnanti e quiete che poco ed anche in parte temporariamente ricoprono il sottostante terreno, quelle che in modo assoluto e positivo danno origine a particolari miasmi ed infezioni. Ciò non già per loro stesse, ma sibbene per gl'innumerevoli vegetali ed animali che in quelle vegetano e vivono, e che non trovando poscia continuatamente in esse il più necessario elemento di loro esistenza illanguidiscono e muoiono, lasciando abbondevoli i propri avanzi, la cui macerazione e putrescenza succedentisi principalmente sul terreno dalle acque inondato nel durare dell'umida stagione e da queste nella state lasciato allo scoperto, imprimono alla località il vero carattere delle paludi o maremme, le quali tornano per ciò assolutamente ed altamente dannose alla salute non solo dello uman genere che a con-tatto loro si trova, ma pure in qualche guisa degli uomini che non tanto grandemente da loro si discostano.
Se la medica scienza venisse poi invitata ad emanare un proprio parere riguardo al prosciugamento di un lago, non potrebbe esternarlo in modo generale ed assoluto, trovandosi nella necessità di subordinarlo alle condizioni fisico-naturali del lago stesso. Un lago, la cui profondità è in ogni dove pochissima, le cui acque si mantengono tranquille ed immote, la cui ristretta estensione è ingombrata nella più parte di natante o galleggiante vegetazione, ha tale somiglianza con una palude e siffattamente avvicinasi alla natura di questa, che il medico coscenzioso vorrà se ne cerchi e procuri il disseccamento con tutte quelle cautele e riguardi che valgono a non introdurre quella malsania la quale per avventura ancor da esso non derivasse, od a non aumentare quella la quale per disgrazia venisse già da esso occasionata. Un lago del quale la estensione e la profondità sono bene considerevoli, le acque si mantengono in continuato ed intenso movimento, i margini per breve tratto soltanto si trovano occupati da quelle piante che innalzandosi rigogliose al disopra delle acque stesse piuttostoché farsi cagione di una cattiva atmosfera la disinfettano e migliorano, non potrà essere per consenso medico distrutto, poiché da quello ne può e ne potrà sempre ottenere vantaggio tanto direttamente che indirettamente la pubblica salubrità.