Incontro: Storia di barche, Castiglione del Lago, 18 maggio 2013
La cantieristica navale è un argomento per molto tempo considerato secondario rispetto allo studio dei relitti, dei carichi e di tutti gli argomenti classici dell’archeologia delle acque, ed è solo da alcuni anni che le cose stanno cambiando grazie anche ad una serie di rinvenimenti archeologici (navi di Pisa San Rossore e scavo del porto di Olbia) la cui spettacolarità ha contribuito ad aumentare la sensibilità su aspetti specifici della cultura materiale e artigianale di ambito navale. Questi contesti sono infatti i primi in area mediterranea in cui si sono rinvenuti contesti fluviali o marittimi, integri, sigillati da eventi alluvionali (figura 1 e figura 2) .
![fase dello scavo](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPkALMXXp3xnOdMEbkL8MS-gsyDVSDobD0Ac77qvLEUfMWgTJ3kFVQ8WThYV-lb084HjosajY3ZZpzxqkSGLBhtgmRKdnQvEIeayvPNKpfHzfCiNH9S9H8cnlAXeDm0o4F6FwWoryESE0/s800/501a_pisa_san_rossore.jpg)
![fase dello scavo](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIsHU1l1h_kuJMGeUu-m_tPiwmGHfS_oAYtqk0Bb0FUi0CUe6O3sqGVwVbLqLCFp_EGHRcktocPHo7ThrMv1wX-v_vi1CoZrWCBllMf2pKIM3kyjXZDyzSB1qFOYRMEdyhbFZAtENqK-U/s800/501b_pisa_san_rossore.jpg)
![fase dello scavo](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEis6cYVgJppSnR8xTHsobCEOrk8zD4D4C1KHpyqCX-H9RLpFZ-C85h6-UNdsGBN9-2oFV-jOHhjtnYSf8vZQK3FMDrc8fTERZ4hE4Z3x6QEg-_rp-GhJY-2xaAcU4rcqv1Br79gqM8iPvA/s800/501d_pisa_san_rossore.jpg)
![fase scavo](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBMiRcCY41sAD6YCOo5D4qUOMoOraz1h2MMg35vQoUs0HEaZbxC_ZvZjjoDHrh3zyMdEqgMefFAWWgeq5T9HsdVe1TpP-NkMGplyGVhcUxMxw8IZ5eqxzW0aGAmOtYdk10UWwjAhJX20E/s800/501c_pisa_san_rossore.jpg)
- Figura 1. Navi di Pisa, fasi di scavo (immagini via Cantiere delle Navi Antiche di Pisa).
Lo studio dei luoghi di costruzione navale, cantieri e arsenali, si è basato a lungo sulle fonti archivistiche, sull’iconografia e sull’etnografia, data la quasi totale assenza di rinvenimenti archeologici in ambito italiano (questo non vale ad esempio per il Nord Europa dove esiste una tradizione di studi già consolidata e numerosi rinvenimenti). I dati d’archivio consentono di conoscere nel dettaglio l’organizzazione interna del lavoro nei cantieri, le figure coinvolte, gli aspetti legislativi, ma anche elementi tecnici come le tipologie di imbarcazioni, le misure, i committenti, l’approvvigionamento di materie prime, la dislocazione dei cantieri in un dato territorio, e talvolta ci aiutano ad avere un’idea della struttura fisica dell’edificio-cantiere.