venerdì 25 gennaio 2013

La pantana dell'Alto Sile

Intervista a Carlo Michieletto

Cos’è la pantana? La pantana è una piccola imbarcazione tradizionale in legno che veniva utilizzata per navigare sull'alto corso del fiume Sile, nella zona tra le sorgenti e Quinto di Treviso. Il nome deriva dallo strusciare nel pantano di queste barche in legno a fondo piatto negli acquitrini dell’Alto Sile, dove solo mezzi di navigazione di modeste misure e senza chiglia potevano solcare queste acque stagnanti.



Per quali lavori veniva utilizzata e da chi?

Nell'alto corso del Sile si effettuava una navigazione "domestica" perché si trattava di una navigazione di breve raggio; la pantana veniva quindi utilizzata da contadini e mugnai che integravano le attività fluviali a quelle contadine.

La pesca risultava essere un'attività molto praticata grazie alla fitta rete acquea presente. I rivieraschi si addentravano con la propria barca nei ghèbi, corridoi fluviali molto stretti, nelle paludi ma anche in zone facilmente raggiungibili a piedi per raccogliere le erbe palustri che consistevano la base per creare una sorta di "artigianato della palude", dalle scope alle sedie impagliate.

lunedì 21 gennaio 2013

Le rosette di pesce di Guido



Cosa serve

Filetti di persico e tinca, sfoglia di pasta fresca, olio extra vergine d’oliva, pangrattato, burro, patate, aglio, cipolla, prezzemolo, vino bianco, sale e pepe.

Prerarazione

In una pentola lessiamo le patate.
In una padella versiamo l'olio d'oliva e mettiamo a soffriggere la cipolla e l'aglio tritati.

lunedì 14 gennaio 2013

La "naue" di Posta Fibreno

Intervista a Gerardo Canini

Cos’è la naue? La naue è una caratteristica piccola imbarcazione utilizzata esclusivamente su lago e fiume Fibreno in provincia di Frosinone. È una barca di forma bislunga, ha un fondo piatto lungo un paio di metri e largo poco meno di un metro. La lunghezza totale del natante compreso le due estremità (cap), è di circa quattro metri e mezzo.



Come veniva costruita? Quali materiali si utilizzavano?

La naue veniva realizzata con tavole di quercia dello spessore di tre centimetri; tavole che venivano assemblate utilizzando uno speciale collante a base di farina e crusca di frumento prima di essere fissate con robusti chiodi quadrilateri.

mercoledì 2 gennaio 2013

«Le Lac de Trasimène e la carpe monstre». Dal 1860, la cronaca di una gita al Trasimeno



di Louise Colet

La principessa Marie Bonaparte torna a la Viano proponendoci di fare una passeggiata al lago Trasimeno. Partiamo in un pomeriggio caldo su una carrozza scoperta, alla quale sono stati aggiogati tre superbi buoi; non potendo i cavalli portarci sin la cima della ripida salita in cui si trova Castiglione del Lago.

Tutte le strade dello Stato della Chiesa sono così mal gestite che percorrendole ci si può imbattere d’improvviso in grandi pietre, pozze d'acqua o tronchi d'albero, dove i cavalli rischiano d’inciampare, mentre i buoi procedono sicuri con maestosa lentezza. Il nostro tiro ricorda il carro dei re franco merovingi.

Lasciamo dietro di noi la bianca villa della principessa e arriviamo al villaggio di Pozzuolo. Il lago Trasimeno ci appare all'improvviso sulla sinistra nella sua calma estensione, poi lo perdiamo di vista.