Cos’è la naue? La naue è una caratteristica piccola imbarcazione utilizzata esclusivamente su lago e fiume Fibreno in provincia di Frosinone. È una barca di forma bislunga, ha un fondo piatto lungo un paio di metri e largo poco meno di un metro. La lunghezza totale del natante compreso le due estremità (cap), è di circa quattro metri e mezzo.
Come veniva costruita? Quali materiali si utilizzavano?
La naue veniva realizzata con tavole di quercia dello spessore di tre centimetri; tavole che venivano assemblate utilizzando uno speciale collante a base di farina e crusca di frumento prima di essere fissate con robusti chiodi quadrilateri.
C’è stata un’evoluzione nei materiali utilizzati per la realizzazione della barca?
Di evoluzione nei materiali utilizzati per la realizzaione della naue non si può parlare, tuttavia alcune di queste imbarcazioni furono ricoperte di vetroresina e solo un paio di esemplari furono costruiti in lamiera. [foto sotto]
Come veniva manovrata la barca?
La barca veniva manovrata con un unico lungo remo costituito da una pertica di castagno alla cui estremità inferiore era inchiodata una tavoletta di quercia lunga quaranta centimetri e larga venti.
Quali altri strumenti costituivano il corredo della naue?
Per cacciare l'acqua che si raccoglieva nel fondo della barca era necessario un attrezzo in legno di quercia costituito da un manico tondo lungo più di un metro terminante in una paletta con punta assai esile (palon).
Quanti esemplari sono ancora presenti?
Della naue sulle sponde del lago Fibreno sono ancora presenti quindici o venti esemplari.
Come veniva protetta la barca?
Quando non si usava, per ripararla dal gelo e dal sole, la barca veniva immersa in acque basse nei pressi delle rive.
Chi usava la naue e per fare cosa?
La naue era essenziale per svolgere qualsiasi attività lacustre e veniva usata soprattutto dai pescatori che coltivavano anche piccoli appezzamenti di terreno rivieraschi che loro stessi avevano bonificati; terreni che concimavano con un particolare humus che estraevano da fondo lago servendosi di una grossa zappa (zappa della terra) che era inchiodata ad una lunga pertica di castagno.
A servirsi della stessa imbarcazione erano anche i piccoli allevatori di bestiame che da fondo lago, con una falce legata a una pertica, in estate, mietevano un'erbetta rinfrescante per i bovini.
La naue veniva usata anche per la caccia degli uccelli acquatici e nelle epoche più recenti è stata utilizzata da troupe telivisive e cinematografiche, anche i sub sportivi se ne servono abitualmente.
Fino a quando la naue è rimasta l’unica imbarcazione disponibile?
La naue è rimasta l'unica imbarcazione disponibile fino agli anni cinquanta del secolo scorso.
Veniva usata per il trasporto di persone?
La naue che poteva essere adibita al trasporto anche di cinque o sei persone, era una grossa attrazione per i turisti e nelle sagre paesane era usata per gare agonistiche che richiamavano l'attenzione di personalità della politica e dello spettacolo da tutta Italia.
Che ruolo aveva la pesca nell’economia di Posta Fibreno?
La pesca nell'economia di Posta Fibreno aveva parecchia importanza soprattutto perché i saporiti prodotti ittici erano molto ricercati.
Quali tecniche di pesca venivano utilizzate?
Le tecniche di pesca più comuni erano quelle praticate con piccole reti o a mani nude e gli strumenti più usati dai pescatori erano la sciabica, la guada, il bertavello ad imbocco singolo o doppio, la nassa, l'amo e più recentemente l'antana.
Quali erano le specie più pescate?
Le specie più pescate erano: spinarello, trota, tinca, alborella, barbo, carpa, anguilla.
Ora il bacino del Fibreno è stato trasformato in una riserva naturale sotto il patrocinio della regione Lazio con l'ausilio del comune di Posta Fibreno.
- Gerardo Canini è nato a Posta Fibreno (Frosinone), autore di saggi e raccolte di poesie, ha dedicato diversi lavori alla storia e ai costumi della sua terra natale, tra questi il volume Racconti del Fibreno, e La "naue" lotta di sopravvivenza sul Fibreno.
- Le foto che chiudono e aprono questa intervista sono tratte dal blog AAA Accademia affamati affannati che ringraziamo.
- Esemplari in legno della naue si possono osservare nel Museo etnografico di Posta Fibreno e nel Museo di Capodimonte sul lago di Bolsena.
[E. F.]
interessante, vi state allontanando dal Trasimeno
RispondiEliminaImmergere la barca per proteggerla dal sole è tecnica usata anche qui ma si chiama inabissamento, chi deve ha capito
RispondiEliminabel post.
RispondiEliminaGrazie per le splendide foto
EliminaMolto curiosa ed elementare nella struttura, meriterebbe un bel viaggio
RispondiEliminaBelli i post di Arbit adesso, molto interessanti. Grazie!
RispondiEliminaquesta è più semplice della nostra
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