Incontro: Storia di barche, Castiglione del Lago, 18 maggio 2013.
1. - Ringrazio vivamente gli organizzatori dell'Incontro di studio Storia di barche. Navigare tra archelogia e tradizione, per l'invito personale e come rappresentante dell'ALLI1, in quanto svolgo temporaneamente la funzione di responsabile scientifico e di coordinatore nazionale del progetto etnolinguistico.
- Figura 1. Prima sede del Museo della pesca del Lago Trasimeno.
Accolgo volentieri il richiamo degli animatori dell'iniziativa a "navigare" non solo tra archeologia e tradizione (come il titolo del Convegno richiederebbe), ma tra le "emozioni", d'altronde le motivazioni di tutti gli intervenuti sono rinforzate oltre che dalla curiosità e dalla necessità di accrescere le conoscenze, anche dalla passione e dall'entusiasmo.
In sintonia con le emozioni, ricordo che trenta anni fa proprio in questo prestigioso Palazzo della Corgna di Castiglione del Lago, il 23 settembre 1982, si inaugurava la Mostra sulle Le imbarcazioni tradizionali delle acque interne nel'Italia Centrale, predisposta dall'Atlante Linguistico dei Laghi Italiani (ALLI) e realizzata sotto il patrocinio della Regione dell'Umbria e del Comune di Castiglione del Lago, in occasione dei lavori del Convegno nazionale Lingua, storia e vita dei laghi italiani. Per un Atltante Linguistico dei Laghi Italiani (Lago Trasimeno 23-25 settembre 1982)2.
Autore del Catalogo Barche tradizionali delle acque interne è stato l'amico e collega, qui presente, Marco Bonino, che ancora ringrazio per la continua, tenace e preziosa collaborazione, alimentata da grande passione e competenza.
Il nostro ricordo affettuoso e riconoscente va a Giovanni Moretti, l'ispiratore e ideatore del progetto ALLI, che la maggior parte dei presenti ha potuto apprezzare per le sue straordinarie doti umane e per le sue qualità nel campo scientifico.
2. - Nel Convegno del 1982 a Castiglione del Lago fu approvata una mozione a conclusione dei lavori, nella quale si evidenziava la necessità di dare vita a Centri di documentazione quali momenti, non solo di sintesi per la ricerca scientifica, articolata e complessa per i molteplici settori che la compongono (linguistico, antropologico, etnologico, storico, geografico, zoologico, botanico, …), ma quali luoghi dove proporre chiavi di lettura e di interpretazione del passato e del presente, ambiti di progettualità per il futuro degli ambienti studiati (laghi, lagune, fiumi, …) in una visione aperta, dinamica, critica del concetto di documentazione museale.
Una tale prospettiva impegnava e impegna i ricercatori, gli studiosi e le Amministrazioni pubbliche, nei loro ambiti di competenza.
Nel progetto sono previsti, quindi, nel caso che gli Enti locali delle zone interessate alla ricerca raccolgano le indicazioni dell'ALLI, dei Centri di documentazione che illustrino i risultati delle indagini.
Essendo le indagini a carattere nazionale, lo studio e l'approfondimento delle diversità e delle relazioni esistenti fra tutte le realtà lacustri della penisola, contribuirà a riconquistare e a mettere nella dovuta luce l'originaria e originale identità culturale e linguistica della civiltà delle acque interne che tanta parte ha avuto nella storia d'Italia3.
Per l'intera area lacuale del Trasimeno, quale zona di documentazione, è prevista una articolazione modulare, che tenga conto delle peculiari tradizioni storiche e ambientali dei centri lacustri più importanti.
Due sono, per il momento, le iniziative realizzate.
La prima è il Museo della Pesca di San Feliciano, allestito nel suo nucleo originario dal Comune di Magione con la collaborazione determinante dell'ALLI, con lo spazio espositivo articolato nel 1984 in due sale, secondo percorsi storici e didattici allestiti nell'ex hangar della Scuola per piloti di idrovolanti da combattimento di proprietà della locale Cooperativa dei pescatori (figura 1). Nella nuova sede, inaugurata il 30 settembre del 2000, l'impianto museale è aggiornato alle conoscenze acquisite in questi lunghi anni dai ricercatori dell'ALLI nei vari indirizzi disciplinari; la proposta del nuovo percorso, preparata, in collaborazione con Alessandro Franceschini, da Ermanno Gambini, insostituibile punto di riferimento del progetto per il grande sapere accumulato, si pone come sintesi ed elaborazione del tema centrale rappresentato dal rapporto uomo-acqua. L'incontro tra gli ambienti, caratterizzati, dalla presenza dell'acqua, e l'uomo nei suoi molteplici atteggiamenti e nelle sue varie attività, ha determinato lo sviluppo della cultura e della civiltà delle acque interne. La storia della terra (formazione del Lago Trasimeno) e la storia dell'uomo (presenza delle prime comunità umane) trovano nelle tappe del percorso significativi spunti e rappresentazioni delle fasi di continuità e di cesura di queste vicende millenarie4.
L'attuale allestimento è frutto degli studi compiuti da studiosi di varie discipline, collegati al progetto ALLI, e del contributo di informatori residenti in tutti i centri pescherecci del lago. La soluzione proposta prevede all'ingresso l'immersione nell'ambiente lacustre. Nel primo spazio -nella cosiddetta "sala alba"- si offrono informazioni sull'origine ed evoluzione del lago e sulle prime presenze umane lungo le sue rive. Le profonde radici della grande tradizione peschereccia del Trasimeno sono documentate a partire dai due stupendi ami in selce, riferibili al Paleolitico superiore/Mesolitico, Lo studio dei reperti metallici (ami) e in terracotta (pesi da rete), rinvenuti a seguito di scavi e dragaggi, ha permesso di stabilire che, almeno a partire dalla fine dell'età del Bronzo, sono in attività pescatori professionisti. Durante l'Alto Medioevo la pesca acquista sempre maggior rilievo: le nuove consuetudini alimentari, legate alla proibizione del consumo di carne per circa 150 giorni all'anno, accrescono la domanda di pesce che si concentra nel periodo quaresimale. A queste nuove necessità si risponde sperimentando nuove tecniche di cattura con impianti fissi. Nella "sala mezzogiorno" viene presentato il momento di maggior splendore della pesca in questo lago tra Medioevo ed Età Moderna. La grande pesca dei tori sul lago aperto e quelle spondali (arèlle e pòrti) sono regolamentate dal Comune di Perugia e poi dal Governo Pontificio che gestiscono per secoli il lago come un bene prezioso mantenendo equilibrio tra interventi di sfruttamento e di tutela. Nella "sala pomeriggio" vengono descritte minuziosamente le tantissime "pesche minori", frutto dell'attività dei professionisti, dei pescatori a part-time e dei contadini. Nella "sala sera" viene affrontato il tema del declino della pesca professionale. Con l'entrata in funzione del nuovo emissario di fine Ottocento nel volgere di pochi anni le condizioni ambientali mutano: le crisi di impaludamento provocano danni notevoli anche alle specie ittiche e la pesca professionale di tipo imprenditoriale viene così abbandonata. I mancati investimenti nel settore da parte dei possidenti -ormai rivolti altrove- impediscono la modernizzazione delle tecniche di cattura, lo sviluppo della pescicoltura e quindi, del settore della trasformazione, promozione e commercializzazione del pescato.
L'allestimento consente lo sviluppo di vari percorsi didattici e presenta approfondimenti che riguardano, di volta in volta, gli aspetti ambientali, linguistici e giuridici.
- Figura 2. La mostra delle imbarcazioni nella cultura delle acque interne. Passignano sul Trasimeno, 26 settembre – 26 ottobre 1987.
La seconda, dopo la Mostra delle imbarcazioni nella cultura delle acque interne, attuata dal Comune di Passignano sul Trasimeno nel settembre 1987 (figura 2), è il Centro di documentazione sulle Imbarcazioni tradizionali delle acque interne italiane inaugurato il 17 luglio del 2004.
La scelta di Passignano come sede permanente del Centro corrisponde alla particolare vocazione per la costruzioni navali di questa località del Trasimeno. Lo attestano la documentazione archeologica, storica, a cui si collega la presenza degli ex cantieri SAI, dove sono state realizzate le famose imbarcazioni Azzurra 3 e Azzurra 4, la sede del Servizio Provinciale di Navigazione e un importante club velico5.
Nel Centro sono esposte alcune imbarcazioni tradizionali del Lago Trasimeno, del Lago di Chiusi, del Lago di Piediluco, del Padule di Fucecchio e dello Stagno di Cabras in Sardegna.
Per il Trasimeno sono presentati due tipi di caravella, documentati già nel secolo XV e in uso ancora intorno alla metà del Novecento tra i pescatori di professione. Negli spazi esterni è presente una ricostruzione del barchetto del gorro, un barcone utilizzato sino alla metà degli anni Trenta del secolo scorso per la pesca con la grande rete a strascico, detta appunto gorro. Le monòssili, scavate in legno di quercia, rinvenute a seguito di dragaggi compiuti lungo la riva del lago a Passignano, sono state datate al sec. XIII. Esse sono certamente gli esemplari più importanti tra quelli presentati.
L'allestimento si compone di 21 pannelli tematici (con testi e immagini) che costituiscono la trama espositiva in cui i reperti trovano la loro contestualizzazione e la loro correlazione con gli altri aspetti della cultura delle acque interne. La scelta dei temi e l'organizzazione delle informazioni favoriscono una lettura secondo varie prospettive di ricerca (linguistica, storica e archeologica).
Le barche, in Italia centrale come altrove, sono il risultato di sovrapposizioni tecniche e storiche. In particolare, per quanto concerne l'Italia centrale interna, nella tipologia costruttiva delle barche sono ancora evidenti le tracce delle forme arcaiche di imbarcazioni come le monòssili e le zattere.
In avanzata fase di preparazione è la terza iniziativa, ad opera del Comune di Castiglione del Lago, che si colloca nel progetto di valorizzazione dell'area dell'ex aeroporto Eleuteri, con l'allestimento di spazi museali interni ed estern.
Il progetto ALLI offrirà la propria collaborazione alle iniziative legate a vari settori di ricerca (geologico, geografico-storico, etno-linguistico, zoologico, botanico, …) indagati negli ultimi decenni dai collaboratori del progetto interdisciplinare dell'Atlante Linguistico dei Laghi Italiani, anche in collaborazione con specialisti esterni, che hanno recuperato e messo in valore la cultura delle comunità alieutiche dei laghi e stagni, con una particolare attenzione al Lago Trasimeno, a cui sono state dedicate oltre venti pubblicazioni.
Seguirà questa iniziativa che porterà, ci auguriamo nel volgere di pochi anni, alla creazione e allo sviluppo di un tessuto museale diffuso nel territorio comunale, il dr. Ermanno Gambini, Segretario dell'ALLI, in possesso delle competenze necessarie e di un adeguato curriculum.
Il contributo del nostro progetto dovrà portare alla:
- ricostruzione, in scala 1:1, di un impianto fisso di pesca in uso al Lago Trasimeno nella prima metà del sec. XVI, detto toro, con pannelli illustrativi;
- preparazione di una mostra permanente sulla storia della caccia agli uccelli acquatici al Lago Trasimeno;
- realizzazione di schede botanico-linguistiche relative alla flora del Lago Trasimeno;
- redazione di schede linguistiche relative ai nomi locali dell'avifauna nelle principali zone umide d'Italia, con particolare riguardo al Lago Trasimeno;
- alla preparazione di schede relative all'origine e all'evoluzione del Trasimeno e alla geografia storica del lago, con particolare riferimento alle oscillazioni storiche deI livello delle acque, ai loro rapporti con l'insediamento e le attività umane e con la gestione di questo particolare ambiente a partire dalla seconda metà del sec. XIII;
- all'allestimento della "Biblioteca del progetto ALLI", consistente nelle 48 pubblicazioni (alcune delle quali edite in formato digitale) con relative schede-sommari in italiano e inglese.
3. - I contributi che seguiranno di Marco Bonino, di Ermanno Gambini, di Laura Peruzzi e di Maria Rosa Villani alimenteranno la nostra comune passione e approfondiranno le nostre conoscenze sul tema indagato da osservatori provenienti da diversi indirizzi disciplinari.
La "navigazione" può cominciare, passo la parola al collega Marco Bonino.
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Illustrazioni
Figura 1 - Prima sede del Museo della pesca del Lago Trasimeno, presso i locali della Cooperativa pescatori di S. Feliciano. Da O. B. PAPARELLI, F. MINCIARELLI, I centri di documentazione del Trasimeno, in (G. Moretti, a cura di) Per un Atlante Linguistico dei Laghi Italiani. ALLI. Tecniche di esecuzione e stato delle ricerche, Atti del II Convegno dell'Atlante Linguistico dei Laghi Italiani, Piediluco (Terni), 25-27 ottobre 1986, p. 573.
Figura 2 - La mostra delle imbarcazioni nella cultura delle acque interne. Passignano sul Trasimeno, 26 settembre – 26 ottobre 1987. Da O. B. PAPARELLI, F. MINCIARELLI, I centri di documentazione del Trasimeno, op. cit., p. 596.
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Note
1 L'Atlante Linguistico dei Laghi Italiani è un progetto geolinguistico ed etnolinguistico finalizzato alla raccolta, alla documentazione e allo studio della vita, storia e lingua delle comunità vissute presso le acque interne italiane. Partecipano all'impresa studiosi appartenenti a dodici Università italiane. Il programma è stato ideato e avviato dal prof. Giovanni Moretti, titolare della cattedra di Dialettologia italiana della Facoltà di Lettere dell'Università di Perugia fino all'anno accademico 1997-98. Le prime indagini sono state svolte in area umbra e hanno consentito di elaborare strumenti e metodi di raccolta e di documentazione. I materiali linguistici ed etnografici raccolti sono stati esaminati nell'ambito di importanti momenti di confronto e di discussione costituiti dai numerosi congressi e seminari. Il progetto ha contribuito a colmare una lacuna nella storia degli studi linguistici italiani, aprendo indirizzi di studio interdisciplinari in un ambito di esperienza, costituito da un settore produttivo e terminologico, fino a quel momento scarsamente attestato e minacciato da profonde trasformazioni. L'ALLI nasce ufficialmente nel 1982 in occasione del I Convegno tenutosi a Castiglione del Lago-Passignano (23-25 settembre) dal titolo Lingua, storia e vita dei laghi d'Italia, ma già dalla seconda metà degli anni Sessanta si erano svolte le prime indagini sul lessico dei pescatori del Lago Trasimeno ad opera di Giovanni Moretti. A S. Feliciano è già attivo dal 1984 il "Museo della pesca del Lago Trasimeno", primo centro di documentazione promosso dal progetto ALLI, che ha curato in questi anni varie iniziative per valorizzare la cultura dei pescatori-cacciatori del lago con la pubblicazione di una collana editoriale (i Quaderni del Museo della Pesca del Lago Trasimeno) composta di nove volumi, più tre CD-ROM tematici. A Passignano sul Trasimeno, nel luglio del 2004, è stato inaugurato il "Centro di documentazione sulle imbarcazioni tradizionali delle acque interne italiane".
2 Cfr. G. Moretti (cur.) (1984), Lingua, storia e vita dei laghi d'Italia. Atti del I Convegno Nazionale dell'Atlante Linguistico dei Laghi Italiani (ALLI) (Lago Trasimeno 23-25 settembre 1982), Perugia, Università degli Studi.
3 Si rinvia a O. BERARDI PAPARELLI, F. MINCIARELLI (1990), I Centri di Documentazione del Trasimeno, in G. Moretti (cur.), Per un atlante linguistico dei laghi italiani (ALLI). Tecniche di esecuzione e stato delle ricerche. Atti del II Convegno Nazionale dell'ALLI (Lago di Piediluco 25-27 ottobre 1986), Napoli, ESI, pp. 559-638.
4 Per approfondimenti vedi A. BATINTI, E. GAMBINI (2004), ALLI: proposta di itinerari di ricerca. Indagini etnolingui¬stiche e archeologiche negli ambienti umidi italiani; La civiltà delle acque interne e l'Atlante Linguistico dei Laghi Italiani. Consuntivo e prospettive; Giovanni Moretti e il Museo della Pesca del Lago Trasimeno, in A. Batinti, M. Bonino, E. Gambini (curr.) (2004), Le acque interne dell'Italia Centrale. Studi offerti a Giovanni Moretti, San Feliciano di Magione (PG), Pro - Loco, pp. 400.
5 Si possono consultare per approfondimenti i seguenti contributi realizzati con le moderne tecnologie:
- A. Batinti, M. Bonino, E. Gambini (curr.) (2003), Passignano sul Trasimeno: il lago, la pesca, le barche (consulenza scientifica di A. Batinti, testi di M. Bonino, E. Gambini), Videocassetta VHF, Comune di Passignano sul Trasimeno (PG);
- M. BONINO (2003), Centro di documentazione sulle imbarcazioni tradizionali delle acque interne italiane (consulenza e coordinamento dell'allestimento scientifico di A. Batinti, E. Gambini), Comune di Passignano sul Trasimeno (PG);
- M. BONINO (2003), Le imbarcazioni tradizionali delle acque interne italiane (consulenza scientifica e coordinamento di A. Batinti, E. Gambini), CD ROM, GAL Trasimeno–Orvietano, Provincia di Perugia, Comunità Montana–Associazione dei Comuni Trasimeno Medio Tevere, Comuni del Comprensorio del Lago Trasimeno.
Speriamo che tutto vada per il meglio e che non si sprechino ulteriori fondi pubblici
RispondiEliminanutro qualche dubbio
RispondiEliminaCom'era bello il vecchio museo della pesca!
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