![voga a scanella a San feliciano](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBM2KJnAlteigesa7EQWs2le0u2LYWiP3m4dKHdPTi3EKf2kY6yQAtjVTrcw11URCK9eEfoJO-N-k8LOddzq80iBaUwOslzQ_jzMI4HFaLYEzo1KQKeC_74PRG-FlCUZaAVH6pxnhECrU/s800/03_scanella_01.jpg)
![la remata a scanella](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4j3_8B1oESx1GI1V1Gj9PCIPn9OgGdTVSpORO9aDg5HspIPKNgn2w5pEZ0W86iz24Vtrrbo-q7XQfeI7Ejp0S_7sAyagHJmBD0N6sDSJlLMKvBC3JdIuI0S09263GL5Iwx8JXFAC1cpE/s800/03_scanella_02.jpg)
La remata a scanella si pratica in piedi, con entrambe le mani, dal culaccio della barca (la poppa). È una voga a remo libero: senza scalmo o altra dotazione di collegamento tra remo e barca.
Il pescatore introduce la pala del remo in acqua in verticale come fosse un coltello, la ruota di un quarto e, quando è di piatto, tira a sé lo stillo (il braccio) facendo leva sul bordo, imprimendo così la spinta alla barca.
[E. F.]
![la remata a scanella](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAFBWnV8_BdDRHs9CROo_0rHnGIaH9KYamHdu9OU9A1TzfAwMkUm0V2r7htDCrk0J5yOv1xCJjMJFttiqu9V-Gs_hEBedrPVoFpbV4QOYLk7OfSClGGzbdFIY2WgqissCtQq54xH_kpa8/s800/03_scanella_04.jpg)
![voga a scanella a San feliciano](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjy5-nM-TU-zu2Lf_EeLnayX2eALa-DYFV1Z8tSmIoCFivBI9ddXgZxS9HBun8jUxVfVe9QGcGmD9kXaKDA5_s97lun5MMbHrCWWyeMdRuygoc-bKownBJi_l2Zux-8Y0hcugicQiDcdpM/s800/03_scanella_03.jpg)
![voga a scanella a San feliciano](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuUfmLQ6bSV7-qOFCRULXhcOcL3zc4HhY9h2B-1YEv7mfDm6RFsOfR0n4vvbt8dZ63E3XE9BzFVxQX1sOm2OaPInEd9K71hatNpQQC7_R7KavOAhMxgojfkBi3t5d3wYNNdFurhQLp5Us/s800/03_scanella_a.jpg)
![la remata a scanella](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiK2Uq_DL0PSAKH2QZvZq_sJvMl5r75betvotB8FoO6cebF9NYJJUTVDcHiXbCATU9dWD3wT82wNqL0hsRjNvWtsPoE62ct1fRKwvYn_jdrYRGWrX-FkFtcs3zFsBtcAsyRRes-MnzCLw/s800/03_scanella_06.jpg)
![voga a scanella a San feliciano](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3-Cs_80yuci7CR5LXo564Onh9BGryjFLm859NUI5v1pgVJIbMb0RrK-Bum8E04h_ebpv5Qsx78FVqtyRAxA71w-4fCaMq7WQ7jxR0MJULbuaroBVUBDggWFNqARB7rZwVDlLp7sDSw4w/s800/03_scanella_05.jpg)
Nella barca tradizionale del Trasimeno la tavola di poppa era rinforzata con stracci o gomma per evitare l'usura della tavlétta e del remo. Nel dopoguerra, con l'affermarsi dei motori fuoribordo, la tavlétta è stata sostituita da due mezzelune di collegamento, decretando la scomparsa di questa tecnica.
Per la remata a scanella si utilizzava la paitella, un remo lungo anche quattro metri, elastico e resistente, ricavato da un unico pezzo di legno, senza alcuna giuntura.
Si remava a scanella quando ci si allontanava dalla riva, per brevi spostamenti o, raggiunta la zona di pesca, per controllare le reti e mettere le file. Quella a scanella è la tecnica di voga meno rumorosa, ideale per la pesca con il giacchio.
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