martedì 17 dicembre 2013
La sghionguelata
Nei mesi più freddi dell'inverno, durante il giorno o come attrazione durante le veglie, si usava fare dei fuochi vivaci nel grande camino di casa con i cappellini delle ghiande (ghiongolo).
Si creava così una suggestione particolare data sia dalla luminosa fiamma sia dal vistoso fumo bianco che usciva dal comignolo.
lunedì 9 dicembre 2013
Un vecchio barchino per la pesca nella laguna di Orbetello
Le previsioni del tempo erano funeste, ma quando siamo sul tombolo della Giannella, tra gli eucalipti è tornato a splendere il sole. In viaggio da più di due ore, la nostra meta è Orbetello. Vanni ha deciso di passare dalla diga: una serie di ponti che taglia in due la laguna, oggi particolarmente bella.
Superato il paese vecchio, seguiamo le indicazioni ricevute al telefono e senza difficoltà troviamo la cooperativa dei pescatori. Non ci resta che lasciare l'automobile nel vicino parcheggio.
Ad aspettarci c'è Marco Aldi, un socio della cooperativa. È lui che ci scorta oltre il cancello, dove sono le rimesse dei pescatori. Oggi è festa, i barchini sono tutti ormeggiati. Anche qui a Orbetello le barche per il lavoro sono in resina: sono più leggere e richiedono poca manutenzione. Tra quelle in uso ne notiamo una soltanto in legno ma "ricoperta".
Nel frattempo ci ha raggiunto un altro socio, Giancarlo Lombardi, che ci parla delle imbarcazioni tradizionali e delle evoluzioni più recenti.
Superato il paese vecchio, seguiamo le indicazioni ricevute al telefono e senza difficoltà troviamo la cooperativa dei pescatori. Non ci resta che lasciare l'automobile nel vicino parcheggio.
Ad aspettarci c'è Marco Aldi, un socio della cooperativa. È lui che ci scorta oltre il cancello, dove sono le rimesse dei pescatori. Oggi è festa, i barchini sono tutti ormeggiati. Anche qui a Orbetello le barche per il lavoro sono in resina: sono più leggere e richiedono poca manutenzione. Tra quelle in uso ne notiamo una soltanto in legno ma "ricoperta".
Nel frattempo ci ha raggiunto un altro socio, Giancarlo Lombardi, che ci parla delle imbarcazioni tradizionali e delle evoluzioni più recenti.
martedì 3 dicembre 2013
Il mestiere e la passione dei pescatori riemergono dal grande mare di internet
Un video di storia
Sara Minciaroni per il Corriere dell’Umbria, venerdì 18 ottobre 2013, p. 25.
Castiglione del Lago. Ci sono delle perle che non stanno in fondo al mare. Anche dalle acque del Trasimeno riemergono a volte "cimeli" che vale la pena notare. Non si tratta di reperti archeologici ma di un pezzo di storia della vita e delle tradizioni del lago.
L’Arbit del Trasimeno (Associazione Recupero Barche Interne Tradizionali) ha pubblicato sulla propria pagina Facebook un video tratto da un vhs degli anni ottanta. Un po’ presto forse per essere dichiarato vintage ma osservandolo si coglie il sapore di un mestiere che oggi è sempre più difficile intraprendere: quello del pescatore.
Poco meno di 4 minuti di girato in cui due uomini Andrea Pagnotta e Nazzareno Buchicchio a bordo di una abrca da pescatori, partendo dalla vecchia cooperativa di Castiglione del Lago, “escono a pesca affrontando un lago particolarmente minaccioso” (come si legge nella didascalia). “Si può notare l'abilità di Andrea nel mantenere la barca remando, mentre soffia un forte vento. Intanto Nazzareno recupera dai tofi una notevole quantità di agone (latterini).” Il video spiegano dall’associazione è stato recuperato grazie a un socio ed è “un vecchio vhs girato sul finire degli anni ’80 a Castiglione del Lago. Ringraziamo Rita che ha girato le immagini e conservato la videocassetta”
Dal mare magnum di Internet ogni tanto salta fuori qualche boccone prelibato che vale la pena non farsi scappare, stavolta ci ha pensato l’Arbit un gruppo di lavoro aperto e un’associazione artistico-culturale che si propone di valorizzare, promuovere, sostenere e incrementare le barche tipiche del Tarsimeno.
Sara Minciaroni per il Corriere dell’Umbria, venerdì 18 ottobre 2013, p. 25.
Castiglione del Lago. Ci sono delle perle che non stanno in fondo al mare. Anche dalle acque del Trasimeno riemergono a volte "cimeli" che vale la pena notare. Non si tratta di reperti archeologici ma di un pezzo di storia della vita e delle tradizioni del lago.
L’Arbit del Trasimeno (Associazione Recupero Barche Interne Tradizionali) ha pubblicato sulla propria pagina Facebook un video tratto da un vhs degli anni ottanta. Un po’ presto forse per essere dichiarato vintage ma osservandolo si coglie il sapore di un mestiere che oggi è sempre più difficile intraprendere: quello del pescatore.
Poco meno di 4 minuti di girato in cui due uomini Andrea Pagnotta e Nazzareno Buchicchio a bordo di una abrca da pescatori, partendo dalla vecchia cooperativa di Castiglione del Lago, “escono a pesca affrontando un lago particolarmente minaccioso” (come si legge nella didascalia). “Si può notare l'abilità di Andrea nel mantenere la barca remando, mentre soffia un forte vento. Intanto Nazzareno recupera dai tofi una notevole quantità di agone (latterini).” Il video spiegano dall’associazione è stato recuperato grazie a un socio ed è “un vecchio vhs girato sul finire degli anni ’80 a Castiglione del Lago. Ringraziamo Rita che ha girato le immagini e conservato la videocassetta”
Dal mare magnum di Internet ogni tanto salta fuori qualche boccone prelibato che vale la pena non farsi scappare, stavolta ci ha pensato l’Arbit un gruppo di lavoro aperto e un’associazione artistico-culturale che si propone di valorizzare, promuovere, sostenere e incrementare le barche tipiche del Tarsimeno.