La polizia provinciale del Trasimeno ha di recente ribadito, con un utile avviso dal misurato stile burocratico, quelle che sono le "norme comportamentali in materia di pesca professionale nelle acque del lago Trasimeno".
Come si può leggere sotto, le sanzioni vanno dai 102 euro per chi mette le reti a meno di 200 metri dalla riva, fino ai 4.000 euro della multa che si abbatte sul pescatore che non ha il numero di matricola sull’unità. E cos'è l'unità? probabilmente la barca.
domenica 21 aprile 2013
venerdì 12 aprile 2013
1925. La pesca nel lago di Varano in quel di Foggia
di Giacomo Melillo
Introduzione. Strabone1, Plinio2, Tolomeo3, ed altri antichi scrittori ricordano Hyria (Uria), città della Puglia nei pressi del Gargano ma senza dirci con precisione dov'era situata. Anche gli storici dell'evo antico che se ne sono occupati, si mostrano in questo discordi.
Il Cluvier4, basandosi specialmente su un passo di Pomponio Mela5, pose Uria tra Sipontium e il Gargano, presso la odierna Manfredonia. Il Cellario6 la volle non lontana dal portus Garnae, dove è ora Rodi Garganico. Al Mommsen7 parve di doverla identificare con l'attuale Vice Garganico. Fu primo il Manicone8 ad affermare, movendo da tradizioni popolari, che quell'antica città si sarebbe inabissata in epoca remota dando origine alla laguna; e più di uno scrittore lo seguì ciecamente. Secondo studi recenti, Uria (Hyria) sarebbe stata edificata là dove la costa adriatica si protende nel mare a formare il prontorio del Gargano, e la odierna laguna di Varano non sarebbe che una trasformazione geologica dell'antico sinun uranius (hyrianus)9. La fonetica non vi si oppone, Varano potendo essere ricondotto facilmente a urianus10.
Introduzione. Strabone1, Plinio2, Tolomeo3, ed altri antichi scrittori ricordano Hyria (Uria), città della Puglia nei pressi del Gargano ma senza dirci con precisione dov'era situata. Anche gli storici dell'evo antico che se ne sono occupati, si mostrano in questo discordi.
Il Cluvier4, basandosi specialmente su un passo di Pomponio Mela5, pose Uria tra Sipontium e il Gargano, presso la odierna Manfredonia. Il Cellario6 la volle non lontana dal portus Garnae, dove è ora Rodi Garganico. Al Mommsen7 parve di doverla identificare con l'attuale Vice Garganico. Fu primo il Manicone8 ad affermare, movendo da tradizioni popolari, che quell'antica città si sarebbe inabissata in epoca remota dando origine alla laguna; e più di uno scrittore lo seguì ciecamente. Secondo studi recenti, Uria (Hyria) sarebbe stata edificata là dove la costa adriatica si protende nel mare a formare il prontorio del Gargano, e la odierna laguna di Varano non sarebbe che una trasformazione geologica dell'antico sinun uranius (hyrianus)9. La fonetica non vi si oppone, Varano potendo essere ricondotto facilmente a urianus10.
lunedì 1 aprile 2013
1928. La pesca nello stagno salso di Orbetello
di Giacomo Melillo
Lo stagno salso di Orbetello che misura 26 chilometri quadrati di superficie ed profondo m. 1,50, è limitato a Nord-Ovest dal Tombolo della Giannella che unisce l'Argentario alla foce dei fiume Albegna, a Sud dal Tómbolo di Feniglia che lo collega al Colle di Cosa.1
Lo stagno comunica col fiume Albegna per mezzo dei canali di Fibbia e delle Saline, col mare per mezzo di quelli di Nussa e di Ansedonia.2 La pesca che vi si fa è molto caratteristica: nel bacino di Ponente dello stagno è libera a tutti; il bacino di Levante è invece proprietà del Comune che vi ha costruito speciali labirinti da pesca in cemento detti boadanoni (vedi fig. 7b). Sono queste le peschiere che vanno sotto il nome di 'Peschiere di Nassa'.
Lo stagno salso di Orbetello che misura 26 chilometri quadrati di superficie ed profondo m. 1,50, è limitato a Nord-Ovest dal Tombolo della Giannella che unisce l'Argentario alla foce dei fiume Albegna, a Sud dal Tómbolo di Feniglia che lo collega al Colle di Cosa.1
Lo stagno comunica col fiume Albegna per mezzo dei canali di Fibbia e delle Saline, col mare per mezzo di quelli di Nussa e di Ansedonia.2 La pesca che vi si fa è molto caratteristica: nel bacino di Ponente dello stagno è libera a tutti; il bacino di Levante è invece proprietà del Comune che vi ha costruito speciali labirinti da pesca in cemento detti boadanoni (vedi fig. 7b). Sono queste le peschiere che vanno sotto il nome di 'Peschiere di Nassa'.