Ivan Meacci per "Centritalia", ottobre 2007, p. 19
L'Asociazione per il Recupero delle Barche Interne Tradizionali (ARBIT) prende il largo e sulla sua scia, fatte d legno e canapa tornano a solcare il Trasimeno le vecchie barche a remi dei pescatori.
Stiamo parlando di quelle barche verde-scuro che vediamo abbandonate lungo le rive del lago e che, ormai, sono semisepolte dalla vegetazione. Di quelle barche che, fino a non più di dieci anni or sono, erano lo strumento di lavoro primario di numerosi pescatori e che ora, grazie all'associazione presieduta da Guido Materazzi, si torna a recuperare e utilizzare.
domenica 21 ottobre 2007
lunedì 10 settembre 2007
Arbit recupera le barche tradizionali
Tanti progetti per la neonata associazione
Simona Billi per "Comuneinforma", agosto 2007, p.10.
Le vecchie barche dei pescatori, quelle che una volta solcavano in gran numero le acque del Trasimeno, torneranno presto a nuova vita grazie ad Arbit, neonata associazione coordinata da Guido Materazzi, finalizzta al recupero delle barche interne tradizionali del nostro lago.
Ufficializzata lo scorso febbraio, Arbir riunisce un gruppo di appassionati e operatori del settore nautico che hanno sentito l'esigenza di mantenere vivi gesti, consuetudini, tecniche di navigazione, ma anche elementi paesaggistici che sono parte dell'immagine del lago.
Arbit è già al lavoro per censire, prima di tutto, le barche tradizionali presenti in navigazione sul lago Trasimeno, in modo da riprodurne i disegni e i piani di costruzione per poter costruire un archivio dei modelli più rappresentativi.
Simona Billi per "Comuneinforma", agosto 2007, p.10.
Le vecchie barche dei pescatori, quelle che una volta solcavano in gran numero le acque del Trasimeno, torneranno presto a nuova vita grazie ad Arbit, neonata associazione coordinata da Guido Materazzi, finalizzta al recupero delle barche interne tradizionali del nostro lago.
Ufficializzata lo scorso febbraio, Arbir riunisce un gruppo di appassionati e operatori del settore nautico che hanno sentito l'esigenza di mantenere vivi gesti, consuetudini, tecniche di navigazione, ma anche elementi paesaggistici che sono parte dell'immagine del lago.
Arbit è già al lavoro per censire, prima di tutto, le barche tradizionali presenti in navigazione sul lago Trasimeno, in modo da riprodurne i disegni e i piani di costruzione per poter costruire un archivio dei modelli più rappresentativi.
giovedì 30 agosto 2007
Associazionismo. Arbit associazione recupero barche tradizionali
pubblicato da "L'Atipico", luglio-agosto 2007, p. 12
Chi come me è nato e cresciuto sule rive del lago, sa che ci sono immagini che colpiscono la fantasia del bambino, sollecitando la voglia di sperimentare del ragazzo e rimangono indelebilmente incise nella memoria. Il profilo di una barca da pesca che si staglia sull'orizzonte all'alba, i gesti lenti e precisi del pescatore che la dirige remando, l'arte del maestro d'ascia che ha costruito quella barca sono, credo, aspetti irrinunciabili di questo luogo in cui abbiamo il privilegio di vivere. È proprio dall'esigenza di mantenere vivi geti, consuetudini, tecniche di navigazione ed elementi paesaggistici essenziali per l'immagine del lago che nasce, per volontà di alcuni appassionati ed operatori del settore nautico, l'associazione Arbit (associazione recupero barche interne tradizionali). L'associazione si propone come gruppo di lavoro aperto con l'intento di valorizzare, promuovere, sostenere ed incrementare le barche tipiche del Trasimeno.
Chi come me è nato e cresciuto sule rive del lago, sa che ci sono immagini che colpiscono la fantasia del bambino, sollecitando la voglia di sperimentare del ragazzo e rimangono indelebilmente incise nella memoria. Il profilo di una barca da pesca che si staglia sull'orizzonte all'alba, i gesti lenti e precisi del pescatore che la dirige remando, l'arte del maestro d'ascia che ha costruito quella barca sono, credo, aspetti irrinunciabili di questo luogo in cui abbiamo il privilegio di vivere. È proprio dall'esigenza di mantenere vivi geti, consuetudini, tecniche di navigazione ed elementi paesaggistici essenziali per l'immagine del lago che nasce, per volontà di alcuni appassionati ed operatori del settore nautico, l'associazione Arbit (associazione recupero barche interne tradizionali). L'associazione si propone come gruppo di lavoro aperto con l'intento di valorizzare, promuovere, sostenere ed incrementare le barche tipiche del Trasimeno.
giovedì 23 agosto 2007
Tornano le vecchie barche a remi
L'Associazione Arbit: sono parte del paesaggio
Simona Billi per "Corriere dell'Umbria", 23 agosto 2007, p.13.
Torneranno sulle acque del Trasimeno, le vecchie barche a remi dei pescatori, quelle in legno, che sono parte integrante del paesaggio e della cultura del lago, ma che diventano ogni giorno più rare da vedere.
L'idea è di "Arbit", l'associazione coordinata da Guido Materazzi e ufficializzata lo scorso febbraio, nata proprio con lo scopo di recuperare le barche interne tradizionali del lago Trasimeno.
Non si tratterà di un'esposizione statica "piuttosto di un museo vivente", come spiega Guido Materazzi. "La nostra finalità è quella di ripristinare le vecchie barche, magari adattandole alle esigenze attuali, ma rendendole disponibili per un uso moderno".
Simona Billi per "Corriere dell'Umbria", 23 agosto 2007, p.13.
Torneranno sulle acque del Trasimeno, le vecchie barche a remi dei pescatori, quelle in legno, che sono parte integrante del paesaggio e della cultura del lago, ma che diventano ogni giorno più rare da vedere.
L'idea è di "Arbit", l'associazione coordinata da Guido Materazzi e ufficializzata lo scorso febbraio, nata proprio con lo scopo di recuperare le barche interne tradizionali del lago Trasimeno.
Non si tratterà di un'esposizione statica "piuttosto di un museo vivente", come spiega Guido Materazzi. "La nostra finalità è quella di ripristinare le vecchie barche, magari adattandole alle esigenze attuali, ma rendendole disponibili per un uso moderno".