martedì 8 novembre 2011
Sembra facile preparare l'agone fritto
Domenica mattina Mirco e Guido, coadiuvati da una decina di assistenti, hanno preparato quella che, forse, è la più semplice tra le ricette del lago: l'agone fritto.
Hanno pulito gli agoni lavandoli e asciugandoli, senza eviscerarli naturalmente.
Poi li hanno passati nella farina, rimuovendo quella in eccesso.
Li hanno immersi per alcuni minuti in una padella con abbondante olio caldo.
Quando il pesce a raggiunto un colore giallo oro, lo hanno estratto con una schiumarola.
Poi hanno adagiato gli agoni sulla carta da cucina e li hanno salati.
La pletora di assistenti ha mangiato gli agoni ancora caldi confermando la perfetta esecuzione della ricetta.
Sembra facile preparare l'agone fritto e se non sbagli i tempi di cottura e la temperatura dell'olio... è facile davvero.
[E. F.]
domani o venerdì vado a comprarli poi ve li porto così me li friggete
RispondiEliminaera buonissimo! fer non confondersi, qui si usa chiamarlo agone ma il suo nome è latterino.
RispondiEliminaAlosa fallax lacustris = agone. 30 - 40 cm.
RispondiEliminaAtherina boyeri = latterino. 8 - 10 cm.
portali pure manco le teste tardamo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminama il tardamo si mangia?
RispondiEliminaTardamo lacustris allax = manco. 9 - 12 cm.
RispondiEliminain particolari condizioni il lacustris raggiunge i 26 cm.
RispondiEliminaquesto subito sopra è un doppio senso?
RispondiEliminapiù che doppio
RispondiEliminal'aspetto è invitante
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