sabato 1 dicembre 2012

Un resoconto dal 1833. Le barche da pesca della laguna di Orbetello

di Charles Heath Wilson

Chiedo qualche minuto della vostra attenzione per descrivere il disegno che segue.



Nell'estate del 1833 feci un viaggio da Livorno a Roma, lungo la costa, terra incognita alla maggior parte dei viaggiatori, seguendo il tracciato della via Aurelia. A Orbetello, ultima città nel Granducato di Toscana, oltre a fare alcune interessanti scoperte antiquarie, ebbi modo di osservare le barche che sto per descrivervi.

sabato 17 novembre 2012

Quel Castiglione visto su Rai5



La puntata di venerdì 16 novembre 2012 de "I borghi più belli d'Italia" dedicata a Castiglione del Lago.

sabato 10 novembre 2012

Lo Sbarchino al chiaro di Chiusi



Lasciamo l'automobile alle Torri, al confine tra Umbria e Toscana, percorriamo a piedi il sentiero della bonifica per circa tre chilometri.

Superato il campeggio, ci avviciniamo al pontile in legno del circolo canottieri. Poi continuiamo lungo la riva del chiaro, oltre la darsena, verso la Lenza Etrusca, la locale associazione di pesca sportiva.



Troviamo una grande varietà di piccole imbarcazioni, la maggioranza, come ovvio, sono quelle tradizionali del lago di Chiusi, ma ci sono anche barche in resina e curiose varianti in lamiera zincata.

Le barche, forse un centinaio, sono ormeggiate lungo il canale che porta al lago, all'imbocco del quale vi è una splendida distesa di ninfee. Su lato opposto c'è il prato attrezzato con i tavoli per picnic. Verso l'interno, a fianco dell'impianto di pescicoltura, c'è la zona con le barche tirate in secca e le reti stese ad asciugare.

lunedì 5 novembre 2012

I colori del lago nei nuovi gadgets dell'Arbit



L'autunno è arrivato da più di un mese, spuntano i funghi e con loro i gadgets dell'associazione Arbit (Claudio perdonaci il parallelo blasfemo).

domenica 28 ottobre 2012

Descrizione geografica, fisica, e naturale del Lago Trasimeno

Quella che segue è la trascrizione della Descrizione geografica, fisica, e naturale del Lago Trasimeno comunemente detto il Lago di Perugia di Bartolomeo Borghi che fu pubblicata postuma nel 1821. Tenendo conto dei dati che l'autore fornisce (che non vanno oltre i primi anni Novanta del Settecento) e dei suoi ripensamenti successivi su questioni come la bonifica totale del lago (che egli ripudia in una lettera del 1813), questo scritto molto probabilmente si riferisce alla fine del XVIII secolo.



Descrizione geografica, fisica, e naturale del Lago Trasimeno comunemente detto il Lago di Perugia.
Del Signore Arciprete Borghi.

Spoleto MDCCCXXI. Dalla Tipografia Bassoni (Con App.)

In quella parte dello Stato della Chiesa, che chiamasi Territorio di Perugia, e verso il Maestrale di quello, è situato il Lago dagli antichi Romani chiamato Trasimeno, il quale in oggi benché fra la colta gente abbia conservato il suo nome, chiamasi nonostante dalla comune il Lago di Perugia, abbenché ne sia lontano circa dodici miglia, e rimanga da questa separato da una catena di monti. Una catena di questi monti, la quale distaccasi dall'Appennino verso le sorgenti dell'Arno, e del Tevere, si stende tortuosamente fino a quella parte, gli sovrasta a Tramontana, e degenerata poscia in alti Colli, lo fiancheggia dalla parte di Levante fino al Castello di S. Savino. Un'altra catena di monti, la quale partendo dal monte della Peglia nell’Orvietano, e dal monte Erile, detto più communte la montagna di Pratalenza, e del Piegajo, stendesi tortuosa, fin là, lo fiancheggia dalla parte di Mezzogiorno. A Ponente egli lambisce le Pianure del così detto Marchesato di Castiglione.

lunedì 22 ottobre 2012

What is Brustico



Brustico is a typical local dish commonly prepared in the territories of  Lakes Trasimeno, Chiusi, and Montepulciano. The name traces its origins from the vernacular "abbrustolire" which means "to burn".

The origins of this dish probably date back to the first fishermen of the area. It can be prepared almost anywhere as it requires only a quick fire and very basic ingredients.

martedì 16 ottobre 2012

Se non basta il santanacchio



Dopo le piogge di questi giorni, in qualche barca l'acqua ha raggiunto livelli preoccupanti. Grazie all'intervento di un socio Arbit è stato evitato l'inabissamento di più di un natante.

Marco, munito di sassola, batteria e pompa, ha provveduto a sgottare molte delle barche tradizionali ormeggiate al pontile numero 5.

domenica 14 ottobre 2012

Giù per la scesa di Monte del Lago



Ancora una giornata di pioggia, ci fermiamo a Monte del Lago. Lasciamo l'automobile nel parcheggio del paese e percorriamo via della Strage. Giunti al limite dell'abitato, imbocchiamo la scesa che porta al lago.

Scesa che non ha più nulla del vecchio sentiero usato dai pescatori, i recenti lavori l'hanno trasformata in una bella scala a gradoni in pietra serena. Circa cento metri e siamo alla pista ciclabile.

lunedì 1 ottobre 2012

I motori nelle barche tradizionali del lago di Bolsena



Torniamo al lago di Bolsena per occuparci dell'uso dei fuoribordo nelle barche tipiche e analizzare quei problemi che possono verificarsi quando si applica un motore a una barca tradizionale.

Un primo problema. Al lago di Bolsena l’usciòlo (lo specchio di poppa) viene utilizzato per gettare e tirare le reti, è quindi importante che la culata (la poppa) resti libera perché è qui che si svolge gran parte del lavoro del pescatore.

lunedì 24 settembre 2012

Una speciale gita sul lago



Venerdì pomeriggio abbiamo accompagnato in una breve gita sul lago gli autori dei lavori che in estate furono esposti a Palazzo della Corgna nella mostra Arte, comunicazione, conoscenza.

Sotto è possibile leggere l'articolo che gli amici di Fresco di Web hanno dedicato all'iniziativa.

venerdì 21 settembre 2012

Rubati tre motori dalle barche dei pescatori ferme al molo

Il Trasimeno, zona tranquilla ma non troppo

Simona Billi, "Corriere dell'Umbria", 21 settembre 2012, p. 30

Castiglione del Lago. L'allarme arriva dai porticcioli del lago, da Sant'Arcangelo a San Feliciano, da Passignano a Castiglione del Lago, dove durante l'estate i ladri hanno preso di mira con una certa continuità i motori delle barche ormeggiate.

L'ultimo furto, nei giorni scorsi a Castiglione del Lago, dove i malviventi hanno portato via tre motori fuoribordo dalle imbarcazioni nella darsena, appartenenti a tre pescatori professionisti.

Un doppio danno per l'alto valore economico dei motori e per avere compromesso l'attività professionale dei proprietari delle imbarcazioni, che due giorni fa si sono riuniti per valutare eventuali azioni di tutela delle loro proprietà.

Nel corso dell'incontro ci si è interrogati sulle azioni da intraprendere in termini di sicurezza, c'è stato anche chi ha fatto balenare l'ipotesi di ronde notturne.

La zona della darsena di Castiglione, per esempio, è considerata scarsamente illuminata. "Abbiamo sporto denuncia e scritto alla Provincia - spiega Andrea Pagnotta, diportista ed ex pescatore professionista ma i furti non si sono fermati".

GuidoMaterazzi, presidente di Arbit, commenta: "Ci sembra impossibile che nel terzo millennio, con le tecnologie di cui la società moderna dispone, non si riesca a tutelare centri strategici come le zone portuali, con ambiti ristretti e vie di fuga obbligate. Potrebbero essere degli ottimi deterrenti il potenziamento dell'illuminazione, l'innalzamento delle cancellate d'accesso ai pontili d'attracco e l'installazione di circuiti di telecamere idonei". Senza queste misure, afferma, "le imbarcazioni saranno abbandonate al loro destino e prima o poi soccomberanno miseramente alle scorrerie piratesche".

mercoledì 19 settembre 2012

La pesca con il giacchio



Dopo il bel resoconto di Jean Wilmotte, torniamo a occuparci della pesca con il giacchio.
Questa è una tecnica di pesca usata sia in mare, sia nei laghi, in acque relativamente basse, a bordo di una imbarcazione così come da riva. Il giacchio è conosciuto anche con il nome di rezzaglio, sparviero o iacco.

Ma cos'è? Si tratta di una grande rete circolare dal perimetro piombato. Come per le reti più comuni, la dimensione delle maglie varia a seconda del pesce che si vuole catturare.

lunedì 10 settembre 2012

Novant'anni fa due gare tra barche a remi



REGATA di BARCHE - 20 Agosto 1922
Riservate agli equipaggi dei paesi circonlacuali

Gara a due vogatori
1° Premio L. 100
2° Premio L. 50
3° Premio L. 25
Tassa d'iscrizione L. 5 

Gara a 3 vogatori
1° Premio L. 200
2° Premio L. 100
3° Premio L. 50
Tassa d'iscrizione L. 10

Alla Società alla quale appartiene l'equipaggio 1° arrivato, sarà assegnata, pro-tempore, la COPPA CONTE LALLI. - Challenge triennale in argento, che rimarrà definitivamente  alla Società che l'avrà vinta 3 volte, anche non consecutive.

Vige il regolamento delle manifestazioni sportive del Club Sportivo Trasimeno.

mercoledì 29 agosto 2012

Buona la prima!



Questa mattina abbiamo accompagnato una troupe di Rai5 a riprendere alcune fasi della pesca con le reti da posta fissa.

Abbiamo lasciato il porto alle 11 e mezza, un orario, a dire il vero, non dei più adatti, e ci siamo diretti al largo di Castiglione. Mentre Guido era ai remi, Mario tirava le reti a favore di camera, mostrando il pescato sotto un sole a picco.

La barca d'appoggio, che trasportava regista, operatore e qualche curioso, è stata mirabilmente comandata da Marco.

martedì 21 agosto 2012

Come un pezzo di bosco che ha rotto gli ormeggi e s'è staccato da riva

Quello che segue è il resoconto di una giornata all'Isola Maggiore scritto nel 1982 da Cesare Brandi, pubblicato postumo con il titolo "L'isola maggiore del Trasimeno" nella raccolta "Terre d'Italia", Editori Riuniti, 1991.



Un'isola che è come un pezzo di bosco che ha rotto gli ormeggi e s'è staccato da riva. Verde, d'un verde gentilmente cinereo, con appena qualche cipresso e molti ulivi che accendono quel cinereo d'argento. Sulle acque del lago che sanno di laguna e nelle leggere crespe riflettono un cielo appena cilestrino con un sottofondo di seta, avana, quest'isola, che è preceduta da un'isola minore, più ricca d'alberi nobili, con i pini e i cipressi, è un approdo come sottovoce, una presenza appena dichiarata, di maggiore non ha che l'estensione* rispetto alle altre due. Ma l'aria è limpida su questa macchia mediterranea e questi ulivi, l'aria si insinua come un respiro a fior di labbra, una voce spenta. Quei lecci, all'arrivo, fanno ressa, assicurano la tranquillità, non c'è che una breve strada che di sopra e di sotto si allunga in un viottolo sterrato, proprio sull'orlo del lago. Invece, dove è strada, è pavimento di ferretti, d'un bel colore rosa: sono nuovi perché rinnovati da poco, e non li rovina ruote di veicoli, gli unici essendo rare biciclette; le case, di qua e di là sono anch'esse restaurate, in genere con amore, e stanno ai bordi come un rio tera' veneziano. Stanno come se fossero abituate a riflettersi nell'acqua e non lo possono far più. In tutto saranno duecento metri.

venerdì 17 agosto 2012

A Trasiremando con la gaia pagaia



Il giorno di Ferragosto l'Arbit ha preso parte con due equipaggi alla prima edizione di Trasiremando la manifestazione non competittiva organizzata dal A.S.D. Centro Rematori di Passignano.



Alla regata potevano partecipare imbarcazioni di qualsiasi tipo, purché a remi, senza limiti di peso, materiale, colore, decorazione, misura o numero di vogatori.

Si sono viste canoe, kayak, barche tradizionali da pesca e anche pattini.

lunedì 6 agosto 2012

Un barchetto cabinato da San Feliciano



Il barchetto cabinato che si vede in queste foto è stato esposto a Castiglione del Lago nel villaggio dei pescatori che l'associazione Arbit ha ricostruito durante il recente Umbria water festival.

Si tratta di un barchetto, una imbarcazione del Trasimeno di medie dimensioni, cui è stata aggiunta nella zona centrale una cabina.

Il fondo in larice, ancora in ottime condizioni, è rinforzato con tre traverse (dragoni) e due correnti longitudinali. Le fiancate sono formate da un'unica tavola in mogano. I quattro peducci (ordinate) che collegano il fondo alle sponde contribuiscono anche a sostenere la cabina.

martedì 31 luglio 2012

Un articolo di qualche anno fa sulla pesca al Trasimeno

Uno dei nostri soci ha ritrovato nel suo archivio il primo numero della rivista Riflessi, una meritevole iniziativa editoriale dedicata al Trasimeno che sfortunatamente ebbe vita assai breve. Nel primo numero fu pubblicato un interessante reportage sulla vita dei pescatori che riportiamo sotto. L'articolo era accompagnato dalle foto, veramente belle, di Dino Ignani.

Diego Mormorio, La terra vista dal lago, "Riflessi, rivista del Trasimeno", Anno I, n. 1, gennaio - febbraio 1992, pp. 4-9.

Sono le cinque e mezza del mattino, il lago è una tavola. O come dicono i pescatori, «assellato», «quieto sellato». Dalla riva di San Feliciano si scorge già qualche barca. Insieme a Dino Ignani, col suo armamentario fotografico al collo, saliamo sulla barca di Dante Gasperi, pescatore (mai) in pensione. Nessuno meglio di lui potrebbe farci da guida. Egli conosce il lago come le sue tasche. E conosce tutti quelli che per mestiere lo attraversano.

Dante accende il motore e volge la punta della barca verso l’Isola Polvese. L’aria è un tantino pungente. Ma respirando a pieni polmoni se ne sente il profumo delicato.

Ci avviciniamo ad un pescatore che sta tirando le reti. Accostandoci, Dante spegne il motore. E ad un tratto ci pare di essere al centro di una quiete bellissima. Il silenzio sembra scivolare sull’acqua. Lentamente, fino al limite del lago.

«Buongiorno», gridiamo.

«Buongiorno».

Dante spiega il motivo della nostra intrusione. Poi rivolgendosi a noi dice: «Lui è di Sant'Arcangelo».

Il pescatore è un po’ sorpreso del nostro andare a quest’ora sul lago solo per fotografare i pescatori. E scherzosamente dice: «Siamo diventati importanti».

A ridosso dell'Isola Polvese incontriamo Luciano Zoppitelli, ex contadino. «Una volta - dice - il pescatore era un'arte, una vera arte. Adesso è solo un lavoro. Una volta si costruiva da sé tutte le reti, ed era una cosa che tanta gente non avrebbe saputo fare. Oggi che per fortuna è cambiato il mondo, le reti le fanno le fabbriche».

domenica 22 luglio 2012

La processione per la Maddalena



Anche quest'anno si è tenuta la processione delle barche per i festeggiamenti di Santa Maria Maddalena, la patrona di Castiglione del Lago.



Il video è stato realizzato in collaborazione con gli amici del Circolo Sant'Andrea.

martedì 10 luglio 2012

La domenica del modellismo dinamico



Domenica scorsa, al porto turistico, proprio davanti alla nostra sede, si è svolta la manifestazione dedicata al modellismo navale che l'Arbit ha organizzato con gli amici del Circolo Sant'Andrea.

La giornata non sarebbe stata possibile senza la fondamentale collaborazione dei Navimodellisti Pontassieve che già dal mattino hanno messo in mostra numerosi esemplari di navi in miniatura.


domenica 8 luglio 2012

L'inaccessibile scesa del Buzzone



Dal porto turistico di Castiglione del Lago, volgendo lo sguardo verso sud, si può scorgere un argine di terra che interrompe l'orizzonte di canne. Proprio lì, non troppo poeticamente adagiata, è la scesa del Buzzone.

La scorsa estate cercai di raggiungerla in bicicletta ma l'ardita esplorazione terminò tra il sudore e le zanzare davanti a un cancello serrato con catena e imponente lucchetto.

Quest'anno sono tornato a sfidare la sorte ma, più che la fortuna, hanno potuto i cavalli del fuoribordo di Roberto che per l'ennesima volta si è pazientemente prestato.

sabato 7 luglio 2012

Navi e transatlantici nelle acque del lago

Castiglione del Lago. Domani al porto turistico protagonista il modellismo dinamico

Simona Billi, per il Corriere dell'Umbria, 7 luglio 2012, p. 21.

Navi, transatlantici, barche antiche e moderne affolleranno per un giorno le acque del lago Trasimeno: l'iniziativa è in programma domani a Castiglione del Lago ed è dedicata alla passione per il modellismo dinamico.

L'appuntamento si svolgerà dalle 10 alle 19 al pontile numero cinque del porto turistico. La giornata è a cura dell'Arbit, l'associazione per il recupero delle barche interne tradizionali e del circolo Sant'Andrea, in collaborazione con i Navimodellisti Pontassieve, un gruppo di appassionati di modellismo navale.

mercoledì 4 luglio 2012

Grandi navi per piccoli comandanti



Navi, transatlantici, barche antiche e moderne non all'orizzonte o nei sogni di grandi e piccini ma qui vicino, a portata di "plancia di comando" sulle acque del lago Trasimeno.

Domenica 8 luglio 2012 (dalle 10 alle 19) presso il Pontile numero 5 del porto turistico di Castiglione del Lago, l'associazione Arbit e il circolo Sant'Andrea organizzano, in collaborazione con i Navimodellisti Pontassieve, una giornata dedicata al modellismo dinamico.

Che cosa è il modellismo dinamico?

"Tutti i partecipanti potranno misurarsi con vere e proprie prove di navigazione molto simili al reale – dice Guido Materazzi presidente dell'Arbit – saranno a disposizione modellini radiocomandati di barche antiche e moderne, si potrà assistere al varo di piccole imbarcazioni da diporto, militari e da lavoro. I modellini saranno più o meno grandi, dai 30 ai 340 centimetri: genitori e bambini potranno sfidarsi a comandare una nave od addirittura una lancia a vapore".

Il programma della manifestazione.
  • Dalle ore 10 alle 13. Arrivo dei partecipanti, preparazione ed esposizione dei modelli radiocomandati.
  • Dalle ore 15 alle 19. Varo dei modelli e prove di navigazione.

venerdì 15 giugno 2012

Gastronomia ittiologica della seconda metà dell'800

di Giovanni Cetti

Quelli fra i mortali, che il caso volle nascessero fra le dovizie, fra i comodi e gli agi della vita, e figli privilegiati di Adamo non fossero condannati a sudare un tozzo di pane, in ogni tempo ed in ogni paese sempre posero cura, e pensiero nel soddisfare ai piaceri dei sensi, fra i quali non ultimo fu il palato. Da ciò venne che l’arte culinaria fin dall’antichità fosse tenuta in gran pregio, e la speranza di larghe retribuzioni, e la stima in cui erano tenuti i cultori di essi, fossero stimolo a molti di dedicarvisi a tutt’uomo.



Gli animali domestici e i selvatici della foresta, ¡ garruli abitanti dell’aria e i muti abitatori delle acque, gli erbaggi dell’orto e ¡ vegetali delle più lontane regioni, i minerali, e infine gli svariati prodotti dei tre regni della natura, tutti vennero dai gastronomo messi a contribuzione per l’arte sua. Egli ne esaminò la chimica composizione, ne studiò i diversi sapori, e dopo molteplici esperimenti, scoprì quali diverse combinazioni, quali diverse dosi fossero necessarie per comporre soavi intingoli, e manicaretti delicati al gusto.

venerdì 8 giugno 2012

Lake Bolsena. Ms. Derna's wooden boat



The boat is fire engine red, has a triangular form, and is flat bottomed. If it isn't the last of Bolsena’s traditional wooden boats it is at least amongst the remaining few that are still able to be admired on the shores of the lake.

It was built with mahogany in 1990, a time in which fiberglass construction was already common.
We found it seeking some protection from the sun under the cover of some burlap bags.

lunedì 4 giugno 2012

Edoardo, Vittoriano e la pesca con il giacchio a Isola Maggiore



di Jean Wilmotte

Come mostra la foto sopra, il giacchio è una rete da lancio di forma cricolare. Qui a Isola Maggiore, Edoardo e Vittoriano sono tra i pescatori più attivi nell'uso del giacchio.

Questo post è una breve resoconto di una loro battuta di pesca ai latterini che si è svolta nei pressi del nostro giardino.

venerdì 1 giugno 2012

L'Arbit e "Ri-pescare il Trasimeno"


A fine maggio si è tenuta la tre giorni “Ri-pescare il Trasimeno”, il corso di pesca sul Lago organizzata da IdeAnimation e dall’associazione Contro Sguardi con il patrocinio della Provincia di Perugia.

Il corso è stata un'occasione per discutere e approfondire problematiche legate alla pesca sul Trasimeno.

Nel pomeriggio del 24 Aurelio Cocchini (presidente della Cooperativa dei Pescatori del Trasimeno) ha illustrato il lavoro del pescatore, pratiche, tecniche e saperi tra tradizione e prospettive future. Guido Materazzi (presidente dell'associazione Arbit) ha effettuato un excursus sulle imbarcazioni tradizionali utilizzate per la pesca.

lunedì 21 maggio 2012

Alla scoperta delle scese del Trasimeno



Sabato e domenica, in occasione dell'Umbria water festival, l'Arbit ha organizzato delle visite in barca alla scesa dell'aeroporto.



L'appuntamento con i visitatori era al molo delle barche tradizionali del porto turistico di Castiglione del Lago. Per il trasporto è stata utilizzata Carolina: una imbarcazione messa a disposizione dai Pescatori per un giorno.

sabato 19 maggio 2012

I bambini e i pescatori



Durante il recente Umbria water festival, sul lungolago di Castiglione del Lago l'associazione Arbit ha ricostruito (per il terzo anno consecutico)  il villaggio dei Pescatori, allestito con barche tradizionali, tofi, reti, file e capanna: ricostruzione quasi perfetta e molto realistica di un borgo dei pescatori.

Il luogo è diventato un'attrazione per i bambini e la mattina del 18 maggio una scolaresca intera ha visitato il borgo ma soprattutto ha potuto incontrare i pescatori della zona.

Remo Bonucci, Ivo Sepiaci e Gino Vicolini detto Nando hanno intrattenuto i bambini spiegando loro le tecniche di pesca, l'utilizzo di tutti gli strumenti, la riparazione delle reti e delle barche.

giovedì 10 maggio 2012

La rocca si specchia nel lago, e il lago vive anche nella rocca



"Andiamo su fino alla rocca?" mi chiede mio figlio, il più grande, mentre ancora stiamo passeggiando sul lungo lago di Passignano sul Trasimeno, io e mia moglie, mano nella mano, e con un occhio ai tre ragazzi che non si sporgano troppo. La loro età è bella perché ci stimola a mantenere la curiosità e ci spinge a cercare di andare sempre oltre, non solo con lo sguardo, ma anche con le domande e con la voglia di conoscere.

Già il lago per loro è una bella scoperta. Sembra il mare, che conoscono, ma non lo è. Seguono con lo sguardo l’andirivieni di battelli per l'Isola Maggiore, il saliscendi di turisti che approfittano di questi primi caldi per godersi una giornata di relax, un po’ come noi.

La rocca si avvicina piano piano mentre saliamo al centro di Passignano e ci lasciamo alle spalle il profumo del lago. Giunti alla rocca la nostra curiosità, o meglio quella dei nostri figli, è doppiamente premiata perché, a nostra insaputa qui da meno di due anni, ha trovato nuova sede una parte della collezione di barche del comune di Passignano sul Trasimeno.

domenica 29 aprile 2012

domenica 15 aprile 2012

L'Oceania in Umbria



L'Oceania è una imbarcazione in vetroresina costruita in poche decine di esemplari negli anni '80 del secolo scorso dall'omonimo cantiere navale di Roma.

Sulla paratia di poppa riportava ben visibile in giallo il logo dell'azienda (foto sotto). Al Trasimeno il nome della società diventò subito, per estensione, il nome del modello.



Tra le imbarcazioni in vetroresina specificatamente ideate per i pescatori del Trasimeno è stata indubbiamente la più fedele alle linee tradizionali, anche se questo non le è valso un duraturo successo commerciale.

Nelle darsene di San Feliciano si possono osservare alcuni esemplari ancora in uso, facilmente riconoscibili dalla tenue tinta verde acqua con cui furono messi in vendita.

giovedì 5 aprile 2012

Lo sbarco del Puntone



Ancora una volta al lago di Chiusi in compagnia di Roberto che con il suo piccolo fuoristrada ci ha portati al Puntone, l'ultimo sbarco sul lato umbro del lago, tra Vaiano e l'abitato di Porto.



Lasciamo la strada bianca e percorriamo per circa 300 metri la sterrata che porta a una minuscola casa in muratura; parcheggiamo e proseguiamo a piedi verso lo sbarco.

Ci imbattiamo in una curiosa imbarcazione dalle dimensioni ridotte, certamente autocostruita (foto sopra a destra). Ricorda molto vagamente quelle tipiche del lago Trasimeno, almeno così fanno pensare i caviglioni (gli scalmi) e la poppa. Le forme sono semplificate e squadrate, attraverso la copertura in vetroresina si intravedono le sottomisure utilizzate per costruire lo scheletro in legno.

mercoledì 4 aprile 2012

E un'associazione salva le antiche barche tipiche del Trasimeno e dei laghi vicini

Elena Testi per "Primapagina", 3 aprile 2012.


Nelle notti di agosto, quando tutto tace e il lago Trasimeno sembra uno specchio incantato, una brezza leggera porta con sé il lamento di Agilla, giovane ninfa che perse il suo principe proprio in queste acque.

C’è chi giura di averla sentita e chi di averne udito il suo strazio. Centinaia di uomini e donne per anni hanno navigato in questo lago,potendo così sentire il pianto della bella ninfa. Persino la regina d’Italia Elena di Savoia, moglie di Vittorio Emanuele III, non è riuscita a resistere al fascino di questa splendida terra, dirigendosi, dopo una breve crociera, a Villa Isabella, lo splendido palazzo che sorge imponente nelle rive di Isola Maggiore. Ricordi lontani che celano una storia fatta di ricchezza e prosperità. Tempi memori che spianano la strada al progresso e troppo spesso anche alla nostalgia.

Per mantenere salda l'identità lacustre è nata ARBIT (associazione recupero barche interne tradizionali) che si occupa con devozione al censimento di tutte le barche presenti non solo nel Trasimeno , ma anche nei laghi di Montepulciano, chiusi e Bolsena. Una passione che nasce nel febbraio del 2007 dalla ferrea volontà di Guido Materazzi che vedendo scomparire giorno per giorno le tradizionali barche dal lago Trasimeno, ha deciso di fondare questa associazione . Compagni fedeli di avventura sono stati e sono tutt’ora Maurizio Censini, Marco Meoni e Jean Pierre Capolsini, la cerchia si è però ben presto allargata ed ad oggi sono ben più di cento gli iscritti, un numero che sembra però destinato crescere.

Tra le tante attività che l’ARBIT svolge c’è la manutenzione del porto turistico, l’organizzazione di mostre dal sapore antico e del tutto lacustre e perche no,ottime cene con gli amici e soci per gustare il tanto prelibato pesce di lago. Un’ associazione che ha saputo dare qualcosa in più alla sua terra e che permette ogni giorno di ricordare quanto il lago della bella Agilla e del suo amato Trasimeno sia scenario perfetto dell’Italia.

martedì 27 marzo 2012

Ripassare le reti



Quest'inverno a San Feliciano tra i pescatori intenti a "ripassare" le reti.



Il pescatore arpassa le reti (pulisce - ripassa le reti) per liberarle da incrostazioni, fanghiglia, alghe, nodi o grovigli, ripetendo quei dei gesti che sono di sempre:
  • le ntufa in acqua  (le immerge in aqua);
  • le batte sul bordo della barca;
  • le struscia co le mane (le strofina con le mani)
  • le picca per sciugà (le stende ad ascigare)
Per quest'ultima fase si avvale dell'attendetoio o stendetoio, costituito un tempo da forcelle e pali in legno ora da tubi in ferro appesi con dei ganci a pali o alberi.

La rete viene allargata, così da individuare più facilmente i piccioli (nodi) da eliminare.

[E. F.]

giovedì 15 marzo 2012

Quale fu l'uso delle reti a sacco sul lago di Como

di Giovanni Cetti

Nelle reti a sacco sono comprese le maggiori reti che si usano sul nostro lago. Alcune constano di due grandi ali, le quali terminano in un gran sacco: altre non hanno il sacco, ma si forma nel levarle dall'acqua. Messa la rete in semicerchio vicino alla sponda, i pescatori la tirano a poco a poco in barca. l pesci che trovansi nel mezzo non possono uscire, e sono costretti entrar nel sacco. Per pescarle si entra in apposite barche dette navi e combalini. Queste reti si usano esclusivamente dai pescatori di professione , perché troppo costose e troppo incomode a pescarsi. Sono di filo grosso a larghe maglie, né si fanno asciugare come le altre reti, ogniqualvolta si estraggono dalle acque, ma solo di quando in quando.

I. Linaio

(vulg. linaa). - Il linaio o linale è una delle reti più usitate dai pescatori del Lario. É di lino, e consta di due grandi ali, lunghe ciascuna circa 25 metri, le quali alla loro unione terminano in un largo sacco, detto cass. Le maglie del sacco sono più strette e spesse, di quelle del restante della rete. Agli estremi delle due ali sonvi attaccate delle lunghe corde di tiglio, dette soga, e le due ale che vanno crescendo in altezza dagli estremi verso il sacco, sono tenute tese verticalmente da grossi soveri alla testa, e da ciottoloni al piede, non che da quattro otri, o pelli di capretto ripieni d'aria, attaccate una al principio ed una all'estremità del sacco, e l'altre due alle soghe lungi pochi metri dalla rete. I soveri e le otri diconsi manteghett.

Con questa rete si pesca solo dai nostri pescatori di professione, i quali si servono di una barca, detta nave, che se non presenta l'eleganza ed i comodi delle barche comunemente usate sul Lario, avendo la prora e la poppa quasi di egual forma, e basse le sponde, pure fornisce ai pescatori comodo e facilità nell'eseguire i loro movimenti e le loro manovre. In queste navi sonvi generalmente tre pescatori.

Nel luogo scelto per mettere il linaio, uno dei pescatori discende sulla riva e tiene fra le mani l'estremo di una soga, un'altra remando a ritroso a due remi s’innoltra colla nave nel lago, ed il terzo è incaricato di calarvi la rete. Quest'ultimo, mentre la barca va descrivendo un semicircolo, sciorina nelle acque un'ala della rete, vi getta prestamente il sacco, indi vi cala l'altra parte, ed infine salta a terra coll’estremo della corda. Il pescatore che sta ai remi conduce la barca nel luogo che rappresenta il centro del grande arco formato dal linaio, e l’assicura alla riva col mezzo di una fune. Frattanto gli altri due pescatori incominciano a tirare la corda verso terra, e nello stesso tempo vanno avvicinandosi l'un l'altro, in modo che, quando la rete è poco lontana dalla riva, essi son giunti vicino alla nave; allora entrano in essa e continuano a tirare a sé la rete, deponendola in un mucchio sulla prora.

sabato 10 marzo 2012

I festeggiamenti per Santo Spiridione a San Feliciano



Preghiera a Santo Spiridione

O nostro protettore Santo Spiridione noi, pescatori di San Feliciano sul Trasimeno, ci rivolgiamo a Voi con viva fede e devozione profonda.

Ammiriamo la santità della vostra vita e desideriamo imitarvi.

Aiutateci a essere sempre cristiani veri, che adorano il Signore, lo ubbidiscono e lo amano, come Gesù ci ha insegnato, con tutta la mente, con tutto il cuore e con tutte le forze.

Aiutateci anche nella fatica del nostro lavoro, perché esso sia sempre sereno e lieto per noi e fruttuoso di bene per le nostre famiglie e i nostro paese.

Benedite in particolare i nostri figliuoli, perchè crescano sani, bravi e buoni.

Fate che tutti, dopo la vita santamente vissuta qui in terra, abbiano a godere con Voi le gioie del cielo.

Amen.

lunedì 20 febbraio 2012

Il porto canale di Montevalle



Indifferenti al freddo, torniamo a Sant'Arcangelo. Questa volta siamo diretti al porto canale di Montevalle.
Superato il promontorio di poggio di Braccio, prendiamo la strada che porta al camping Polvese e parcheggiamo nel piazzale del ristorante che in questo periodo è chiuso.

Il gelo ha completamente bloccato il canale, come quasi tutto il lago. Grazie al terreno gelato, ci spingiamo fino al canneto dove sono ancora visibili le tracce dell'ultima nevicata.

sabato 11 febbraio 2012

Le barche del Trasimeno tra realismo e invenzione

Nevica sul lago e ci torna alla mente l'olio di Jaume Morera.



- Jaume Morera y Galícia, Riva innevata del Trasimeno (Riba nevada del llac Trasimeno), 1904, olio su tela, cm. 43 x 73. Museo d'arte Jaume Morera, Lleida, Spagna.

Il pittore spagnolo raggiunse Roma nel 1873, soggiornò in Italia fino al 1877.
L'olio (sopra) fu eseguito dopo il ritorno in patria. Probabilmente dei taccuini di schizzi favorirono la realizzazione dell'inconsueto paesaggio innevato. Le tre barche sono inequivocabilmente quelle del Trasimeno, si riconoscono dalla poppa tagliata verticalmente e dalla curvatura della prua. All'interno della barca di sinistra si intravede un bacaio o baccaio, altri vivai sono a riva coperti dalla neve.

venerdì 3 febbraio 2012

La processione delle barche per Santa Maria Maddalena



La sera del 21 luglio dell'anno scorso si è svolta la processione delle barche per la festa di Santa Maria Maddalena. L'ultima con Don Gianluca Alunni che ha poi lasciato la parrocchia di Castiglione del Lago.

lunedì 30 gennaio 2012

A pesca di regine



Agosto. Ci siamo svegliati alle cinque del mattino per andare con Ivo e Andrea a recuperare le reti che avevano calato la sera precedente.

Al sorgere del sole le prime carpe regina erano già nella barca.

E' stata utilizzata una rete mobile da posta alta 2 metri a maglia semplice in nylon. La rete è rimasta tutta la notte in posizione verticale grazie ai galleggianti in polistirolo fissati nella parte superiore e alla corda piombata che corre lungo l'estremità inferiore.

mercoledì 25 gennaio 2012

Il barchino in legno del Trasimeno



Il barchino è stato costruito in legno di pino negli anni '60 del secolo scorso.

L'uscio, la parte centrale del fondo, è formato da tavole longitudinali di pino rinforzate da due traverse in quercia: i dragoni. Un terzo dragone fu rimosso ma è ancora possibile individuare dov'era fissato.