lunedì 24 novembre 2014

Come prosciugare il Trasimeno: tre secoli di politiche per la gestione dei livelli delle acque

"Come prosciugare il Trasimeno". È questo il provocatorio titolo dell'incontro che si svolgerà sabato prossimo a Palazzo della Corgna di Castiglione del Lago.

L'evento, organizzato dall'Arbit, ripercorrerà alcuni dei momenti che hanno segnato la storia del Trasimeno.

Oggi il lago sembra godere di ottima salute, è tornato a superare lo zero idromentrico e forse, tra non molto, raggiungerà il livello di sfioro, facendo sì che l'emissario artificiale torni in attività dopo oltre un quarto di secolo. Ma questa situazione positiva non deve farci dimenticare quello che era lo stato del bacino solo due anni fa.

Il Trasimeno è un lago che nei secoli ha alternato estese espansioni a notevoli restringimenti. L'assenza di un emissario efficiente ha a lungo reso difficile mantenere il lago su livelli costanti. Le esondazioni devastavano le colture, le acque, ritirandosi, formavano zone acquitrinose, rendendo le coste soggette alla malaria. Per rimediare a questi problemi furono presentati numerosi progetti per il prosciugamento o la bonifica del lago. Tentativi che cessarono solo con l'inaugurazione dell'emissario artificiale nel 1898.

«L'incontro- dice il presidente dell'Arbit, Guido Materazzi - nasce da un'idea di Michele Chierico e sarà un'utile occasione per analizzare la situazione del lago così come le recenti scelte politiche e amministrative, nonché per conoscere alcune tra le più avvertite indagini storiche. Siamo particolarmente felici di essere riusciti a coinvolgere proprio coloro che più si sono spesi nello studio del Trasimeno». Al dibattito, infatti, prenderanno parte tre storici: lo stesso Chierico, Ermanno Gambini e Vanni Ruggeri, che esamineranno tre secoli di storia del Trasimeno; con loro ci sarà anche un tecnico, Diego Zurli, coordinatore dell'Ambito Territorio, Infrastrutture e Mobilità della Regione Umbria, che esamierà le recenti scelte pubbliche.

«Sarà un'occasione per ricordare Annibale Mariotti e Guido Pompili - spiega ancora Materazzi - due figure centrali nella storia del nostro territorio che in differenti epoche e con strumenti differenti hanno contribuito a scongiurare la scomparsa del lago, ma sarà anche un'opportunità per confrontarci sul presente e per capire come custodire al meglio il nostro amato Trasimeno».

Una curiosità: la Provincia, per fornire i suoi dati oggi utilizza ancora lo zero idrometrico relativo alla soglia dell'emissario stabilita nel 1958 (257,33 metri sul livello del mare), rimasto in vigore fino al 1984 quando, per immagazzinare più acqua, la soglia è stata sollevata di circa 17 centimetri, fino alla quota di 257,5 metri sul livello del mare, che da allora corrisponde allo sfioro del canale emissario del Trasimeno. Ad oggi non è dato sapere se questa quota verrà rispettata o si aprirà la diga a un livello inferiore.


Come prosciugare il Trasimeno: tre secoli di politiche per la gestione dei livelli delle acque.
Castiglione del Lago, Palazzo della Corgna
29 novembre 2014 dalle ore 9,40
Interverranno: Michele Chierico, Ermanno Gambini, Vanni Ruggeri, Diego Zurli.

mercoledì 12 novembre 2014

Basta poco per farsi un roccio



Ma cos'è il roccio? Il roccio (in italiano stroppo) è l'anello che collega il remo al cavijone (lo scalmo).

Per realizzarlo serve ben poco: brandelli di rete da pesca, corda, ago, filo e discreta maestria.

lunedì 3 novembre 2014

La promozione turisica del lago Trasimeno nel 1936

Nel 1936 fu pubblicato un libretto curato da Z. Romizi, con lo scopo di "far conoscere e far ricordare le bellezze storiche e artistiche del Lago Trasimeno o di Perugia", così da incrementare il numero, ancora esiguo, di visitatori. 

Qui sotto potete leggere la trascrizione e più in basso potete sfogliare una galleria con la riproduzione di tutte le pagine dell'opuscolo.

Grazie a Maurizio Censini per aver conservato questo curioso esempio di marketing del terrotorio.
IL LAGO TRASIMENO O DI PERUGIA
(259 s. m.)

È il quarto lago dell'Italia, misurando una superficie di kmq. 130, un perimetro di km. 45 ed una profondità di m. 7.

A nord-ovest costituisce il confine dell'Umbria con la Toscana e dalle montagne del cortonese si distaccano le catene dei Preappennini.

Ad ovest è la ferrovia Roma-Terontola-Firenze ed al nord la Terontola-Perugia-Foligno.

Lo circoscrive la strada nazionale dalla quale, mentre si godono bei panorami, si rievocano svariati episodi medioevali, di cui sono muti testimoni le torri ed i castelli ora guelfi, ora ghibellini.

È doveroso ricordare, anche se con dolore, la disfatta che umiliò e disperse le superbe aquile romane: «La Battaglia del Trasimeno» - Annibale cartaginese si avviava alla volta di Roma nella primavera del 217 a. c.

Dalle alture del cortonese avvistò l'esercito romano comandato dal Console Flaminio e la mattina del 24 maggio attaccò battaglia. Il Console Flaminio fu ucciso, 15.000 romani perirono ed altrettanti fatti prigionieri. Pietosa tradizione vuole che le località, ove fu combattuta l'aspra battaglia, fossero, fin da allora, chiamate: Sanguineto, Ossaia e Sepoltaglia.