Lo statuto dell'Arbit

STATUTO DELL'ASSOCIAZIONE ARBIT DEL TRASIMENO
SEDE, COSTITUZIONE, DURATA, OGGETTO SOCIALE
Articolo 1.
  1. E' costituita l’Associazione denominata "ARBIT" del Trasimeno. (associazione recupero barche interne tradizionali)
Articolo 2.
  1. L'Associazione ha sede legale a Castiglione del lago, Via lungo lago n°22 ed ha durata a tempo indeterminato.
  2. Essa potrà istituire con delibera dell’Assemblea ordinaria sedi secondarie, amministrative, sezioni locali.
  3. La variazione di sede legale deliberata dall’Assemblea ordinaria dei soci non dovrà intendersi quale modifica del presente Statuto.
Articolo 3.
  1. L'Associazione non ha fini di lucro.
  2. E' vietato distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione, nonché fondi, riserve o  capitale, durante la vita dell’Associazione, salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposti dalla legge o effettuate a favore di altre Associazioni che per legge, statuto o regolamento fanno parte della medesima struttura unitaria.
  3. Gli utili o gli avanzi di gestione sono impiegati esclusivamente per la realizzazione delle attività istituzionali e di quelle ad esse direttamente connesse.
 Articolo 4.
  1. L'Associazione persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale.
L’associazione ha come scopo:
  1. Essere protagonisti e promotori d’iniziative artistiche culturali, favorire un’effettiva pluralità di partecipazione, un’effettiva estensione di conoscenza delle attività lacustri legate alle barche tradizionali del Trasimeno.
  2. romuovere e gestire all’interno dei porti del Trasimeno la realizzazione di zone dedicate all’ormeggio esclusivo delle barche tradizionali.
  3. Essere portavoce delle attività associative presso quotidiani locali ed emittenti televisive delle regioni interessate  per l’informazione culturale nel territorio.
  4. Organizzare conferenze, centri di documentazione, gruppi d’incontro e corsi anche all’interno delle scuole per promuovere la cultura nautica legata alla storia del Lago Trasimeno senza scopo di lucro.
  5. Costituire un registro per censire e catalogare tutte le barche tradizionali esistenti nel territorio del Lago Trasimeno.
  6. Promuovere, organizzare e sostenere arti e mestieri del lago Trasimeno( pesca professionale, lavorazione canna palustre, ecc. ) affiancando i professionisti e coadiuvarli nella promozione culturale e sociale dei propri mestieri.
  7. Programmare manifestazioni ed eventi per promuovere la pratica nautica, creare una flotta sociale per vivere concretamente l’esperienza della navigazione con particolare riferimento alla navigazione tipica del Trasimeno.
  8. Promuovere e coordinare la specializzazione della costruzione e del restauro delle barche tradizionali del Trasimeno presso i cantieri nautici della zona.
  9. Promuover ed organizzare attività di tutela e salvaguardia ambientale, con particolare attenzione all’ambiente lacustre.
  10. Promuovere e valorizzare il pesce di lago, favorendo iniziative di divulgazione e dimostrazione pratica della trasformazione e preparazione dello stesso.
SOCI
Articolo 5.
  1. L’associazione si avvale prevalentemente delle attività prestate in forma volontaria, libera e gratuita dai propri associati per il perseguimento dei fini istituzionali. L’associazione può inoltre, in caso di particolare necessità, assumere lavoratori dipendenti o avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo, anche ricorrendo a propri associati. L’associazione può avvalersi di tali prestazioni con le modalità e forme  conformi alla legge. 
 Articolo 6.
  1. Possono far parte dell’Associazione le persone fisiche, le società, associazioni ed enti che intendono contribuire al raggiungimento esclusivo dei fini di solidarietà sociale previsti dal presente Statuto e che siano in possesso dei seguenti requisiti:
    1. condividere gli scopi e la finalità dell’Associazione;
    2. accettare il presente Statuto ed i Regolamenti Interni.
    3. La partecipazione alla vita associativa non potrà essere temporanea.
    4. Le organizzazioni pubbliche e/o private partecipano nella persona di un loro rappresentante.
 Articolo 7.
  1. Tra gli associati vige una disciplina uniforme del rapporto associativo e delle modalità associative ed a tutti spetta l’elettorato attivo e passivo.
  2. Lo status di socio, una volta acquisito, ha carattere permanente, e può venir meno solo nei casi previsti dal successivo art. 10. Non sono pertanto ammesse iscrizioni che violino tale principio, introducendo criteri di ammissione strumentalmente limitativi di diritti o a termine.
  3. I nominativi dei soci  sono annotati nel libro soci dell’Associazione.
  4. Tutti gli associati regolarmente iscritti, ad eccezione dei soci minorenni, possono intervenire con diritto di voto nelle Assemblee per l’approvazione e le modificazioni dello statuto e dei regolamenti, e per la nomina degli organi direttivi dell’associazione.
Articolo 8.
  1. Per essere ammessi a socio è necessario presentare al Consiglio Direttivo domanda di adesione all’Associazione con l’osservanza delle seguenti modalità ed indicazioni:
    1. indicare nome e cognome, o denominazione per le persone giuridiche, luogo e data di nascita, luogo di residenza;
    2. dichiarare di aver preso visione e di  attenersi al presente Statuto ed alle deliberazioni degli organi sociali.
  2.  E’ compito del Consiglio Direttivo dell’Associazione deliberare, entro trenta giorni, su tale domanda.
  3. In caso di non ammissione l’interessato potrà presentare ricorso, entro i successivi trenta giorni, all’Assemblea Ordinaria la quale, nella sua prima convocazione, si pronuncerà in modo definitivo.
 Articolo 9.
  1. I soci, sono tenuti al pagamento della quota annuale di associazione, stabilita dal Consiglio Direttivo, ed all’osservanza dello Statuto, e delle deliberazioni prese dagli organi sociali.
  2. L’adesione all’Associazione non comporta obblighi di finanziamento o di esborso ulteriori rispetto al versamento originario. E’ comunque facoltà degli aderenti all’Associazione di effettuare versamenti ulteriori rispetto a quelli ordinari.
 Articolo 10.
  1. Lo status di socio si perde per recesso, dimissioni, morosità o esclusione. I soci sono espulsi per i seguenti motivi:
    1. quando non ottemperino alle disposizioni del presente Statuto, dei Regolamenti Interni, o alle deliberazioni prese dagli organi sociali;
    2. quando si rendano morosi del pagamento della tessera e delle quote sociali. La morosità viene stabilita dal Consiglio Direttivo nei confronti di quei soci che risultino inadempienti, anche dopo un richiamo, al versamento della quota associativa o d’ingresso;
    3. quando, in qualunque modo, arrechino danni morali o materiali all’Associazione ovvero assumano comportamenti o iniziative in contrasto con le finalità dell’Associazione o tali da lederne l’onorabilità, il decoro ed il buon nome.
    1. Le espulsioni sono decise dal Consiglio Direttivo a maggioranza dei suoi membri.
    ORGANI DELL’ASSOCIAZIONE
     Articolo 11.
    1. Gli organi dell’Associazione sono:
      1. L’Assemblea dei Soci;
      2. Il Consiglio Direttivo;
      3. Il Presidente;
      4. Il Collegio dei Revisori solo se istituito dall’assemblea o obbligatorio per legge.
    2. L’Assemblea ordinaria potrà altresì nominare un Presidente onorario tra le persone particolarmente significative per lo sviluppo delle attività o tra coloro che si sono particolarmente distinti con la propria opera per la promozione dei diritti umani e civili.
     Articolo 12.
    1. L’Assemblea, ordinaria e straordinaria, è l’organo deliberativo dell’Associazione.
    2. All’assemblea, ordinaria e straordinaria, hanno diritto ad intervenire tutti gli associati in regola con il pagamento della quota associativa.
    3. All’assemblea ordinaria dei soci spettano i seguenti compiti:
      1. discutere e deliberare sui bilanci consuntivi e preventivi e sulle relazioni del Consiglio Direttivo;
      2. eleggere e revocare i membri del consiglio direttivo e degli altri organi dell’associazione;
      3. approvare le linee generali del programma di attività dell’associazione;
      4. deliberare su tutte le questioni attinenti la gestione sociale e su ogni altro argomento ordinario per cui sia chiamata a decidere;
    4. All’assemblea straordinaria spettano i seguenti compiti:
      1. deliberare sullo scioglimento dell’associazione;
      2. deliberare sulle proposte di modifica dello statuto associativo.
    5. La comunicazione della convocazione deve essere effettuata in forma scritta mediante avviso da affiggersi nel locale della sede sociale almeno 8 (otto) giorni prima della adunanzaed in alternativa con qualunque mezzo (consegna brevi mano,lettera, email, fax) purchè vi possa essere un riscontro scritto dell’avvenuta comunicazione, contenente i punti all’ordine del giorno, la data, l’ora ed il luogo dell’Assemblea, nonché la data, l’ora ed il luogo dell’eventuale Assemblea di seconda convocazione.
     Articolo 13.
    1. L’Assemblea Ordinaria deve essere convocata dal Presidente del Consiglio Direttivo, almeno una volta l’anno per l’approvazione del bilancio consuntivo entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio. Per motivi particolari il bilancio consuntivo può essere approvato entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio.
    2. L’Assemblea, ordinaria e straordinaria, è convocata ogni qual volta il Presidente lo ritenga opportuno oppure quando ne sia fatta richiesta motivata al Consiglio Direttivo da almeno 1/10 (un decimo) dei soci regolarmente iscritti o da almeno 1/3 (un terzo) dei Consiglieri.
    3. L’Assemblea, sia ordinaria che straordinaria, è presieduta da un  Presidente nominato dall’Assemblea stessa il quale nomina a sua volta fra i soci un segretario verbalizzante. Spetta al Presidente dell’Assemblea constatare alla regolarità delle deleghe ed, in generale, il diritto di intervenire in Assemblea.
    4. Il verbale redatto in occasione di ciascuna assemblea verrà firmato dal Presidente, dal Segretario, ed eventualmente dagli scrutatori in caso di votazioni.
     Articolo 14.
    1. Per la validità delle delibere assembleari, si fa pieno riferimento all’art. 21 C.C..
    2. L’assemblea ordinaria sarà  regolarmente costituita con la presenza di almeno la metà più uno degli associati; in seconda convocazione la delibera è valida qualunque sia il numero dei soci intervenuti. Nelle deliberazioni di approvazione del bilancio ed in quelle che riguardano la loro responsabilità gli amministratori non hanno diritto di voto.
    3. L’assemblea straordinaria sarà regolarmente costituita con la presenza di almeno i ¾ (trequarti) degli associati; in seconda convocazione  la delibera è valida qualunque sia il numero dei soci intervenuti.
    4. L’Assemblea ordinaria e straordinaria, sia in prima che in seconda convocazione, deliberano a maggioranza dei presenti; per deliberare lo scioglimento dell’associazione e la devoluzione del patrimonio, si rinvia a quanto previsto dal successivo articolo 29.
     Articolo 15.
    1. Le votazioni possono avvenire per alzata di mano o a scrutinio segreto, quando ne faccia richiesta almeno un decimo dei presenti. Per l’elezione delle cariche sociali, la votazione avviene a scrutinio segreto.
    2. Le votazioni avvengono sempre sulla base del principio del voto singolo di cui all’articolo 2532, secondo comma, del codice civile.
    Articolo 16.
    1. Il Consiglio Direttivo è composto da un numero minimo di 4 (quattro) consiglieri e massimo di 12 (dodici) membri eletti dall’Assemblea fra i soci, e resta in carica per un esercizio.
    2. I membri del Consiglio sono rieleggibili. In caso di dimissioni di un componente del Consiglio Direttivo, viene cooptato il primo dei non eletti; il consigliere così eletto rimane in carica fino alla successiva assemblea che può ratificare la nomina.
    3. Nella sua prima seduta il Consiglio Direttivo elegge fra i suoi membri il Presidente, il VicePresidente, il Segretario e il Tesoriere.
    4. Il primo Consiglio Direttivo e le relative cariche di cui al comma precedente viene nominato nell’atto costitutivo.
    Articolo 17.
    1. Il Consiglio Direttivo si riunisce ogni qualvolta il Presidente o la maggioranza dei propri componenti lo ritengano necessario, ed è presieduto dal Presidente o, in sua assenza, dal Vicepresidente.
    2. Le riunioni sono valide con la presenza di almeno la metà dei componenti; le deliberazioni si adottano a maggioranza semplice.
     Articolo 18.
    1. Il Consiglio Direttivo : 
      1. redige i programmi di attività sociale previsti dallo Statuto sulla base delle linee approvate dall’Assemblea dei soci;
      2. cura l’esecuzione delle deliberazioni dell’Assemblea;
      3. redige i bilanci da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea;
      4. stipula tutti gli atti e i contratti di ogni genere inerenti all’attività sociale;
      5. nomina e revoca dirigenti, collaboratori, consulenti, dipendenti, personale ed emana ogni provvedimento riguardante il personale in genere;
      6. delibera circa l’ammissione, la sospensione, la radiazione e l’espulsione dei soci;
      7. determina l’ammontare delle quote annue associative e le modalità di versamento;
      8. svolge tutte le altre attività necessarie e funzionali alla gestione sociale.
     Articolo 19.
    1. Il Consiglio si riunisce tutte le volte che il Presidente lo ritenga necessario oppure quando ne sia fatta richiesta da almeno 2/3 (due terzi) dei membri e comunque almeno una volta ogni tre mesi.
    2. La convocazione avverrà nelle forme che il Consiglio Direttivo riterrà opportuno rispettando nei casi ordinari un preavviso di almeno otto giorni; in caso di urgenza potrà essere convocato anche telefonicamente.
    3. Il Consiglio è presieduto dal Presidente, ed in sua assenza, dal Vice Presidente.
    Articolo 20.
    1. Al Presidente del Consiglio Direttivo compete la legale rappresentanza dell’Associazione e la firma sociale.
    2. Egli presiede e convoca il Consiglio Direttivo; sovrintende alla gestione amministrativa ed economica dell’Associazione.
    3. In caso di assenza o di impedimento del Presidente tutte le sue mansioni spettano al Vicepresidente.
    4. Al Presidente dell’Associazione compete, sulla base delle direttive emanate dall’Assemblea e dal Consiglio Direttivo, al quale comunque il Presidente riferisce circa l’attività compiuta, l’ordinaria amministrazione dell’Associazione; in casi eccezionali di necessità e urgenza il Presidente può anche compiere atti di straordinaria amministrazione ma in tal caso deve contestualmente convocare il Consiglio Direttivo per la ratifica del suo operato.
    5. Il Presidente convoca l’Assemblea e il Consiglio Direttivo, ne cura l’esecuzione delle relative deliberazioni, sorveglia il buon andamento amministrativo dell’Associazione, verifica l’osservanza dello statuto e dei regolamenti, ne promuove la riforma ove se ne presenti la necessità.
     Articolo 21.
    1. Il Segretario cura l’attività amministrativa dell’associazione. Tiene aggiornati i libri sociali (verbali assemblee, consiglio direttivo, registro degli associati) e cura la corrispondenza dell’associazione.
    2. Il Tesoriere tiene aggiornata la contabilità ed alla conservazione della relativa documentazione,  tiene i registri contabili, cura gli incassi ed i pagamenti dell’associazione in conformità alle decisioni del Consiglio Direttivo.
    Articolo 22.
    1. Il Collegio dei Sindaci Revisori, qualora istituito dall’assemblea o obbligatorio per legge, si compone di tre membri effettivi e due supplenti eletti dall’Assemblea anche tra persone non socie.
    2. Il Collegio dei Sindaci Revisori elegge, nella sua prima riunione, nel suo seno un Presidente che convoca e presiede le riunioni.
    3. Il Collegio dei Sindaci Revisori: - controlla l’amministrazione dell’Associazione ; - vigila sull’osservanza delle leggi del presente Statuto e del Regolamento Interno; - accerta la regolare tenuta della contabilità e dei libri contabili e della loro corrispondenza al bilancio.
    4. Il Collegio dei Sindaci Revisori può, nell’ambito delle sue funzioni, assistere alle riunioni del Consiglio Direttivo.
    5. I Sindaci Revisori durano in carica un esercizio e sono rieleggibili.
    PATRIMONIO DELL’ASSOCIAZIONE
     Articolo 23.
    1. Il fondo patrimoniale dell’Associazione è indivisibile ed è costituito:
      1. dal patrimonio mobiliare ed immobiliare di proprietà dell’Associazione;
      2. eventuali fondi di riserva costituiti con l’eccedenza di bilancio;
      3. eventuali erogazioni, donazioni, lasciti.
    2. Le risorse economiche dell’Associazione sono costituite da:
      1. dai contributi annuali e straordinari degli associati;
      2. dai contributi dei privati;
      3. dai contributi dell’Unione Europea o di organismi internazionali , dello Stato, degli enti o istituzioni pubbliche, finalizzati al sostegno di specifiche e documentate attività o progetti;
      4. dal patrimonio mobiliare ed immobiliare di proprietà dell’Associazione;
      5. dai contributi, erogazioni e lasciti diversi;
      6. da entrate derivanti da prestazioni di servizi convenzionati;
      7. proventi delle cessioni di beni e servizi agli associati e ai terzi, anche attraverso lo svolgimento di attività economiche di natura commerciale, artigianale o agricola, svolte in maniera ausiliaria e sussidiaria e comunque finalizzate al raggiungimento degli obiettivi istituzionali;
      8. entrate derivante  da iniziative promozionali finalizzate al proprio finanziamento, quali feste e sottoscrizioni anche a premi;
      9. altre entrate compatibili con le finalità sociali dell’associazionismo sociale;
      10. proventi derivanti da raccolte pubbliche effettuate occasionalmente in concomitanza di celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione, anche mediante offerte di modico valore.
       Articolo 24.
    1. Le somme versate per la tessera sociale e le quote annuali di adesione all’Associazione, e le quote straordinarie, rappresentano unicamente un versamento periodico vincolante a sostegno economico del sodalizio. Non costituiscono pertanto in alcun modo titolo di proprietà o di partecipazione a proventi, e non sono in alcun caso rimborsabili o trasmissibili.
         SCRITTURE CONTABILI  E BILANCIO
         Articolo 25.
      1. Oltre alla tenuta dei libri prescritti dalla legge, l’Associazione tiene i libri dei verbali delle adunanze e delle deliberazioni dell’Assemblea, del Consiglio Direttivo nonché il Libro dei soci all’Associazione.
      2. I libri dell’Associazione sono consultabili al socio che ne faccia motivata istanza; le eventuali copie richieste sono fatte dall’Associazione a spese del richiedente.
           Articolo 26.
        1. Il bilancio dell’Associazione, comprendente l’esercizio sociale  che va dal primo gennaio al trentuno dicembre di ogni anno, deve essere presentato  dal Consiglio Direttivo entro il trentuno marzo dell’anno successivo, e approvato dall’Assemblea ordinaria dei soci entro il 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio.
        2. Il Bilancio, oltre a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’Associazione, con distinzione tra quella attinente all’attività istituzionale e quella relativa alle attività direttamente connesse, deve contenere una sintetica descrizione dei beni, contributi e lasciti ricevuti.
             Articolo 27.
          1. Indipendentemente dalla redazione del bilancio annuale, l’Associazione, per ogni attività occasionale di raccolta pubblica di fondi eseguita in concomitanza di celebrazioni, ricorrenze, o campagne di sensibilizzazione, redige entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio un apposito e separato rendiconto dal quale devono risultare, anche a mezzo di relazione illustrativa, in modo chiaro e trasparente, le entrate e le spese relative a ciascuna di detta celebrazione, ricorrenza o campagna di sensibilizzazione.
               SCIOGLIMENTO DELL’ASSOCIAZIONE
              Articolo 28.
            1. Lo scioglimento dell’Associazione deve essere  deliberato dall’Assemblea dei soci con il  voto favorevole di almeno i ¾ (tre quarti) degli associati.
                Articolo 29.
              1. In caso di scioglimento l’Assemblea provvede alla nomina di uno o più liquidatori, anche non soci, determinandone gli eventuali compensi.
              2. Il patrimonio residuo che risulterà dalla liquidazione è devoluto ad altre associazioni operanti in analogo settore, o per fini di pubblica utilità conformi ai fini istituzionali dell’Associazione, sentito, se obbligatorio per legge, l’organismo di controllo di cui all’art. 3, comma 190, della L. 23/12/96 n.662, salvo diversa destinazione imposta dalla legge.
                   DISPOSIZIONI FINALI
                  Articolo 30.
                1. Per tutto quanto non previsto espressamente dal presente Statuto si rimanda alla normativa vigente in materia.
                    I SOCI

                  Nessun commento:

                  Posta un commento