Quella che segue è la trascrizione della
Descrizione geografica, fisica, e naturale del Lago Trasimeno comunemente detto il Lago di Perugia di Bartolomeo Borghi che fu pubblicata postuma nel 1821. Tenendo conto dei dati che l'autore fornisce (che non vanno oltre i primi anni Novanta del Settecento) e dei suoi ripensamenti successivi su questioni come la bonifica totale del lago (che egli ripudia in una lettera del 1813), questo scritto molto probabilmente si riferisce alla fine del XVIII secolo.
Descrizione geografica, fisica, e naturale del Lago Trasimeno comunemente detto il Lago di Perugia.
Del Signore Arciprete Borghi.
Spoleto MDCCCXXI. Dalla Tipografia Bassoni (Con App.)
In quella parte dello Stato della Chiesa, che chiamasi Territorio di Perugia, e verso il Maestrale di quello, è situato il Lago dagli antichi Romani chiamato
Trasimeno, il quale in oggi benché fra la colta gente abbia conservato il suo nome, chiamasi nonostante dalla comune il
Lago di Perugia, abbenché ne sia lontano circa dodici miglia, e rimanga da questa separato da una catena di monti. Una catena di questi monti, la quale distaccasi dall'Appennino verso le sorgenti dell'Arno, e del Tevere, si stende tortuosamente fino a quella parte, gli sovrasta a Tramontana, e degenerata poscia in alti Colli, lo fiancheggia dalla parte di Levante fino al Castello di S. Savino. Un'altra catena di monti, la quale partendo dal monte della Peglia nell’Orvietano, e dal monte Erile, detto più communte la montagna di Pratalenza, e del Piegajo, stendesi tortuosa, fin là, lo fiancheggia dalla parte di Mezzogiorno. A Ponente egli lambisce le Pianure del così detto Marchesato di Castiglione.