domenica 21 aprile 2013

Il numero e l'unità

La polizia provinciale del Trasimeno ha di recente ribadito, con un utile avviso dal misurato stile burocratico, quelle che sono le "norme comportamentali in materia di pesca professionale nelle acque del lago Trasimeno".



Come si può leggere sotto, le sanzioni vanno dai 102 euro per chi mette le reti a meno di 200 metri dalla riva, fino ai 4.000 euro della multa che si abbatte sul pescatore che non ha il numero di matricola sull’unità. E cos'è l'unità? probabilmente la barca.
  • Rendere facilmente identificabili con il numero di matricola, le unità utilizzate per la pesca. L’inosservanza di tale normativa prevede la sanzione amministrativa pari a euro 4.000,00.
  • Ogni pescatore di professione deve segnalare con apposite targhette di riconoscimento tutti gli attrezzi da pesca da lui utilizzati, effettuandone una costante gestione e manutenzione. L’inosservanza di tale normativa prevede una sanzione amministrativa pari a euro 400,00 ed il successivo sequestro amministrativo degli attrezzi stessi.
  • Si prevede l’installazione di attrezzi da pesca professionale in alcuni tratti delle zone portuali visibili sulle cartografie presso gli uffici dell’Ispettorato di porto dal 1° ottobre al 15 marzo di ogni anno. Trascorso tale periodo, tutti i pescatori di professione hanno l’obbligo di rimuovere qualsiasi apparecchio da pesca, reti e pali di sostegno utilizzati in quel periodo all’interno di tali zone. L’inosservanza di tale normativa prevede la sanzione amministrativa pari a euro 102,00.
  • È vietato installare qualsiasi attrezzo da pesca professionale, ad una distanza inferiore a mt. 200 dalla battigia, nel periodo intercorrente dal 15 aprile al 30 settembre di ogni anno negli specchi d’acqua antistanti le spiagge ed i campeggi. L’inosservanza di tale normativa prevede la sanzione amministrativa pari a euro 102,00.
  • È vietato stendere reti da pesca sulle rotte dei battelli dei servizio pubblico di linea, per una fascia di rispetto necessaria per il governo delle imbarcazioni e comunque non inferiore a 150 metri. L’inosservanza di tale normativa prevede la sanzione amministrativa pari a euro 102,00.
  • È vietato stendere reti da pesca a meno di mt. 200 dalla riva nelle zone individuate dalla Provincia per la pesca notturna alla carpa. L’inosservanza di tale normativa prevede una sanzione amministrativa pari a euro 400,00 ed il successivo sequestro amministrativo degli attrezzi stessi.



9 commenti:

  1. SPIEGAZIONE fornita dalla "Fonte":
    mi hanno informato che la sanzione di € 4.000,00, prevista per mancanza di n. di matricola sulle unità usate per la pesca, si riferisce al fatto che se acquisti una o più copie del quotidiano l'Unità e le porti a pesca con te, le stesse "Unità" dovranno essere numerate in previsione della loro prossima estinzione altrimenti ti multano.
    Remo

    RispondiElimina
  2. Ma tra "tutti gli attrezzi da pesca da lui utilizzati" da segnalare con targhetta ci saranno anche le cassette?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. non solo le cassette, anche lo stesso pescatore dovrà riportare il numero assegnatogli mediante un tatuaggio indelebile da farsi apporre sulla "punta del suo attrezzo"; è ancora allo studio il metodo da applicare nel caso dovesse trattasi di donna pescatrice: in tal senso è stata richiesta una moratoria.

      Elimina
    2. E se è troppo lungo? Il numero...

      Elimina
  3. errata corrige: leggasi trattarsi e non trattasi

    RispondiElimina
  4. rappresentanti di tutte le Polizie Provinciali d'Italia sono riuniti attorno ad una tavola, credo quadrata e non rotonda per simulare la forma del cervello di colui che ha pensato di emanare l'avviso, allo scopo di uniformarsi alla sprendida idea partorita da quella di Perugia ed in particolare del comprensorio Trasimeno. Che bella idea!!!!!

    RispondiElimina
  5. Il problema è che i pescatori non esistono ormai più, tranne alcuni ormai molto in là con l'età. Oggi si vedono sul nostro lago soltanto dei "contadini" che vanno in barca e devo dire anche piuttosto male.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. si potrebbero organizzare degli orti galleggianti così da unire pesca e agricoltura

      Elimina
  6. Concordo, qualcuno lo vedo meglio alla guida di un trinciaforaggi che a stendere reti.

    RispondiElimina