lunedì 4 giugno 2012

Edoardo, Vittoriano e la pesca con il giacchio a Isola Maggiore



di Jean Wilmotte

Come mostra la foto sopra, il giacchio è una rete da lancio di forma cricolare. Qui a Isola Maggiore, Edoardo e Vittoriano sono tra i pescatori più attivi nell'uso del giacchio.

Questo post è una breve resoconto di una loro battuta di pesca ai latterini che si è svolta nei pressi del nostro giardino.

Già abbiamo detto dei latterini (al Trasimeno chiamati agoni), questa volta metteremo l'accento su una particolare tecnica di pesca.



Nel novembre del 2011 siamo rimasti sorpresi nel vedere Edoardo e Vittoriano in barca intenti a pescare al centro della nostra darsena. Una pesca, a dire il vero, particolarmente fortunata, per non dire miracolosa, come testimonia la foto qui sopra.

Fabienne, che non si è mai fatta intimorire, è andata a esigere un "pedaggio", una "tassa" alla quale, a dire il vero, i nostri amici isolani si sono gentilmente sottoposti.
Nella foto sotto si vede Fabienne mentre incassa il "pedaggio"



Ma che cos'è il giacchio? Si tratta di una rete di forma ciorcolare con il bordo piombato, trattenuta al centro da una corda. Viene usato in acque interne e basse o in mare nei pressi della riva. Il suo uso è documentato sin dall'antichità.

Come si volge la pesca con il giacchio? Ci si avvicina alla zona di pesca il più silenziosamente possibile manovrando la barca soltanto con i remi, come fa molto bene Vittoriano.

Il lancio della rete avviene quasi sempre nei pressi della riva o in acque poco profonde. La rete si apre in tutta la sua larghezza prima di cadere in acqua.



Durante l'inabissamento la rete è guidata dai piombi lungo il perimetro, affondando assume la forma di un cono in cui restano intrappolati i latterini.

Al pescatore non resta che tirare la corda, completando così la chiusura del bordo piombato e della rete che può essere ritirata in barca.

[Questo post è la traduzione e parziale rialeborazione di Latterini : pêche au « giacchio » par Edoardo et Vittoriano pubblicato il 19 maggio nel blog di di Fabienne et Jean Wilmotte che ringraziamo per la disponibilità]



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