Il pesce si cuoce intero a fiamma viva su un fuoco di canne lacustri. Viene lasciato abbrustolire fino a far carbonizzare le squame.
Tolto dal fuoco, si raschia via la parte annerita, si tolgono le interiora, si rimuovono le lische e si ricavano i filetti. Si condisce con olio d’oliva, sale, pepe. Eventualmente si aggiunge aceto o limone.
Durante la cottura, il pesce assume un leggero odore di fumo e un sapore vagamente amarognolo.
[E. F.]
ma tradizionalmente si usava l'aceto, di limoni se ne vedevano pochi un tempo...
RispondiEliminaCri
ci sono almeno tre o quattro varianti nella preparazione locale del brustico.
RispondiEliminasono tutte interessanti
Ma la ricetta è talmente semplice che le varianti moderne si potrebbero anche non prendere in considerazione
RispondiEliminaCri
scusatemi ma chi vive in città dove e troa le canne?
RispondiEliminale cerca lungo i fossi?
Sembra buono
RispondiEliminasembra? lo è!
RispondiEliminaquando lo rifate dovete avvisare con un bel post!
RispondiElimina