di Miriano Scorpioni
La storia della Val di Chiana inizia con la genesi appenninica e si può far risalire a circa 15 milioni di anni fa (Miocene), quando il sollevamento della catena montuosa dava luogo ad una serie di creste per sovrapposizione di unità tettoniche da est verso ovest, tra queste si istauravano una serie di depressioni parallele allineate quasi in senso meridiano (direzione appenninica).
Su queste depressioni appena formate si realizzerà successivamente un sistema di valli e bacini che ospiteranno i principali corsi d'acqua dell’Italia centrale, il paleo-Arno ed il paleo-Tevere, con direzione di scorrimento da nord a sud. La conca ricompresa tra le dorsali dei Monti di Cetona e quella dei Monti Cortonesi sarà poi il "cuore" di una delle aree più interessanti e studiate del centro Italia, La Val di Chiana.
La fine del sollevamento coincide con la conclusione del Miocene, circa 5,5 – 6 milioni di anni fa, e corrisponde con un fenomeno di progressivo ritiro delle acque marine manifestato con un quasi totale prosciugamento di tutto il Mediterraneo (Messiniano).
L'abbassamento significativo del livello marino (di oltre 1000 metri) innesca una intensa azione di modellamento sui giovani rilievi appena formati, fiumi e torrenti provocano profonde erosioni lungo i versanti, mentre le aree vallive sono interessate da abbondante sedimentazione.
sabato 11 aprile 2015
martedì 7 aprile 2015
1819. Le osservazioni fisiche e idrauliche sulla Valdichiana di Alessandro Manetti
Alessandro Manetti (Firenze, 1787 –1865) ingegnere e architetto. Lavorò, fino al 1859, alle opere idrauliche per la sistemazione della Valdichiana. Si dedicò anche alla bonifica della Maremma e del Lago di Bientina.
Di seguito la traduzione del suo testo "Observations physiques et hydrauliques sur la Valdichiana" che accompagna la "Carte de la vallée de la Chiana située entre l'Arno et le Tibre" stampata nel 1819 da Leonardo Ciardetti e disegnata da Jacopo Frilli, cm. 85x99.
La Valdichiana presenta un fenomeno geografico alquanto straordinario, vale a dire l'inversione del corso dei suoi torrenti, e dei suoi ruscelli, che seguono attualmente, per una lunghezza di circa 15 leghe, una direzione opposta a quella che hanno percorso originariamente. L'estremità settentrionale di questa provincia tocca la riva dell'Arno: l'estremità meridionale la confluenza del Paglia nel Tevere. Essa è racchiusa tra due catene di montagne quasi parallele al meridiano: queste due catene hanno delle ramificazioni che restringono la larghezza della valle, e presentano dei ricchi versanti disseminati di villaggi. Da ogni parte una moltitudine di torrenti e di ruscelli scorrono da svariate direzioni, e discendono in pianura. È intersecata longitudinalmente da un canale: questo canale è attraversato presso Valiano da uno sversatoio, con uno scarico che serve a regolare i corsi delle acque sovrastanti che formano i laghi di Chiusi e di Montepulciano: alla sua estremità Nord, il canale precipita da una diga di 36 metri di altezza, conosciuta col nome di Chiusa dei Monaci.
Di seguito la traduzione del suo testo "Observations physiques et hydrauliques sur la Valdichiana" che accompagna la "Carte de la vallée de la Chiana située entre l'Arno et le Tibre" stampata nel 1819 da Leonardo Ciardetti e disegnata da Jacopo Frilli, cm. 85x99.
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Alessandro Manetti, Carte de la vallée de la Chiana située entre l'Arno et le Tibre. Firenze 1819. |
La Valdichiana presenta un fenomeno geografico alquanto straordinario, vale a dire l'inversione del corso dei suoi torrenti, e dei suoi ruscelli, che seguono attualmente, per una lunghezza di circa 15 leghe, una direzione opposta a quella che hanno percorso originariamente. L'estremità settentrionale di questa provincia tocca la riva dell'Arno: l'estremità meridionale la confluenza del Paglia nel Tevere. Essa è racchiusa tra due catene di montagne quasi parallele al meridiano: queste due catene hanno delle ramificazioni che restringono la larghezza della valle, e presentano dei ricchi versanti disseminati di villaggi. Da ogni parte una moltitudine di torrenti e di ruscelli scorrono da svariate direzioni, e discendono in pianura. È intersecata longitudinalmente da un canale: questo canale è attraversato presso Valiano da uno sversatoio, con uno scarico che serve a regolare i corsi delle acque sovrastanti che formano i laghi di Chiusi e di Montepulciano: alla sua estremità Nord, il canale precipita da una diga di 36 metri di altezza, conosciuta col nome di Chiusa dei Monaci.
domenica 8 marzo 2015
Trasimeno. Rubati i motori delle barche
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il porto di Castiglione del Lago |
Castiglione del Lago. Rubati nella notte tra venerdì 6 e sabato 7 marzo due motori di imbarcazioni.
Il furto è avvenuto nella darsena di Castiglione del Lago dove le due barche prese di mira dai ladri erano ormeggiate. Ad accorgersi del furto, è stato proprio uno dei due proprietari che nella notte ha raggiunto la darsena per controllare la sua barca, visti i furti avvenuti di recente anche in altre zone. Ma una volta arrivato, il pescatore purtroppo non ha potuto far altro che constatare il saccheggio.
Il valore dei due furti si aggirerebbe intorno ai 3mila euro circa. I motori delle imbarcazioni purtroppo sono da tempo un bottino molto amato dai malviventi che spesso vanno a colpire, non solo barche di privati usate per diletto, ma anche quelle di pescatori professionisti che si trovano privati di un mezzo fondamentale per svolgere la propria attività.
Ovviamente i furti sono stati segnalati ai carabinieri della compagnia di Città della Pieve.
giovedì 12 febbraio 2015
Domenica 22 c'è l'assemblea 2015 dell'Arbit
Eccola che torna l'assemblea dell'associazione Arbit, accompagnata, come sempre, dal pranzo sociale.
Assemblea e pranzo si terranno presso il ristorante la Capannina a Castiglione del Lago in via Lungolago 20.
Quando? Domenica 22 febbraio.
L'ingresso sarà riservato ai soci? Ovvio che l'assemblea è organizzata per i soci ma il pranzo è aperto anche a sostenitori e amici, castiglionesi e non, pescatori di mestiere e pescatori da svago; quest'anno, eccezionalmente, possono partecipare anche i fotografi di tramonti lacustri.
Si deve prenotare? Sembrerà banale ma è decisamente consigliato farci sapere in anticipo quali sono le vostri intenzioni.
Soci, pescatori, fotografi, sostenitori e amici possono fermarsi e chiedere a Guido, scrivere a guidonautica@libero.it o telefonare al +393395456987.
Assemblea e pranzo si terranno presso il ristorante la Capannina a Castiglione del Lago in via Lungolago 20.
Quando? Domenica 22 febbraio.
L'ingresso sarà riservato ai soci? Ovvio che l'assemblea è organizzata per i soci ma il pranzo è aperto anche a sostenitori e amici, castiglionesi e non, pescatori di mestiere e pescatori da svago; quest'anno, eccezionalmente, possono partecipare anche i fotografi di tramonti lacustri.
Si deve prenotare? Sembrerà banale ma è decisamente consigliato farci sapere in anticipo quali sono le vostri intenzioni.
Soci, pescatori, fotografi, sostenitori e amici possono fermarsi e chiedere a Guido, scrivere a guidonautica@libero.it o telefonare al +393395456987.
sabato 7 febbraio 2015
L'acqua del Trasimeno torna nell'emissario artificiale
Sabato 7 febbraio, San Savino, Magione. L'acqua del lago Trasimeno torna a scorrere nell'emissario artificiale.
L'acqua fuoriesce dalle paratie filtranti che sono poste a 27 centimetri dallo zero idrometrico, poi, percorso l'emissario, si getta nel torrente Caina, da qui nel Nestore e infine nel fiume Tevere.
Martedì 10 febbraio, San Savino. Vengono aperte le paratie dell'emissario.
L'acqua fuoriesce dalle paratie filtranti che sono poste a 27 centimetri dallo zero idrometrico, poi, percorso l'emissario, si getta nel torrente Caina, da qui nel Nestore e infine nel fiume Tevere.
Martedì 10 febbraio, San Savino. Vengono aperte le paratie dell'emissario.
mercoledì 4 febbraio 2015
1907. In gita con il battello a vapore Concordia
Quella che segue è la trascrizione dell'articolo Sul Trasimeno, pubblicato nella "Rivista Mensile Touring Club Italiano", Anno XIII, N. 7, Luglio 1907, p.198.
Col primo di maggio ha cominciato nuovamente a fare servizio sul Lago Trasimeno il battello Conordia della Società di Navigazione sul Trasimeno.
Con criterio pratico il nuovo direttore, dott. Grifi ha compilato con cura l'orario delle corse del nuovo battello.
Due Sono le classi che attira il Trasimeno.
Quella popolare che la domenica festeggia il dì del riposo, va a tuffarsi nella pace e nella calma del Trasimeno, fa un buon pranzo, una bella gita sul battello, si rallegra, fa provvista di buon umore e di nuova Iena per il lavoro della ventura settimana. Per questa classe c'é un servizio di corse popolari con due gite a San Feliciano. e nell'intervallo fra queste, varie gite a Isola Maggiore.
V'ha poi un'altra classe di persone che vuol godersi il Trasimeno con pace, gustare le bellezze naturali della regione laghigiana. Ammirarne le verdeggianti isole, i castelli medioevali, e per essa nel giovedì c'è una corsa speciale, che chiamerei di lusso, perché ha la specialità di fare il giro del lago con fermata di circa due ore a Castiglion del Lago, di visitare il vasto e maestoso castello medioevale dei duchi della Cornia, il quale come immane vascello spinge la prua rialzata entro le onde del Trasimeno. Chi abbia la buona idea di salire poi l'alta torre del maschio del castello, potrà spaziare lo sguardo sulla immensa distesa del Trasimeno e della verde pianura della Chiana.
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il battello a vapore Concordia della "Società di navigazione del Trasimeno" con sede a Passignano |
Col primo di maggio ha cominciato nuovamente a fare servizio sul Lago Trasimeno il battello Conordia della Società di Navigazione sul Trasimeno.
Con criterio pratico il nuovo direttore, dott. Grifi ha compilato con cura l'orario delle corse del nuovo battello.
Due Sono le classi che attira il Trasimeno.
Quella popolare che la domenica festeggia il dì del riposo, va a tuffarsi nella pace e nella calma del Trasimeno, fa un buon pranzo, una bella gita sul battello, si rallegra, fa provvista di buon umore e di nuova Iena per il lavoro della ventura settimana. Per questa classe c'é un servizio di corse popolari con due gite a San Feliciano. e nell'intervallo fra queste, varie gite a Isola Maggiore.
V'ha poi un'altra classe di persone che vuol godersi il Trasimeno con pace, gustare le bellezze naturali della regione laghigiana. Ammirarne le verdeggianti isole, i castelli medioevali, e per essa nel giovedì c'è una corsa speciale, che chiamerei di lusso, perché ha la specialità di fare il giro del lago con fermata di circa due ore a Castiglion del Lago, di visitare il vasto e maestoso castello medioevale dei duchi della Cornia, il quale come immane vascello spinge la prua rialzata entro le onde del Trasimeno. Chi abbia la buona idea di salire poi l'alta torre del maschio del castello, potrà spaziare lo sguardo sulla immensa distesa del Trasimeno e della verde pianura della Chiana.
mercoledì 28 gennaio 2015
L'abbandono delle regole tradizionali di gestione delle risorse lacustri. Il coraggio di ripensare il futuro

di Ermanno Gambini
Incontro: Come prosciugare il Trasimeno: tre secoli di politiche per la gestione dei livelli delle acque, Castiglione del Lago, 29 novembre 2014.
Il Trasimeno è un grande lago laminare di origine tettonica. La depressione che lo accoglie si è formata oltre 1 milione di anni fa. Lo specchio d'acqua ha una superficie di circa 120 kmq a cui corrisponde una profondità molto esigua: quando il pelo dell'acqua sfiora lo zero idrometrico dell'emissario artificiale di S. Savino (m 257,33 s. l. m.) il livello massimo rilevato non supera i 6 m. Il Trasimeno è una lama d'acqua sospesa sopra una coltre di sedimenti spessa fino a 600 m, composta da depositi marini, fluviali e lacustri. Nei sedimenti profondi si può leggere la storia dell'intero Quaternario (Gasperini et al. 2010, pp. 164-174; Cattuto et al. 2011, pp. 3-5, 361-367).
La morfologia dei fondali del Trasimeno consente che pochi metri di oscillazione verticale di livello determinino movimenti notevoli della linea di costa provocando il passaggio dalle condizioni di lago a quelle di stagno e viceversa.
Nei primi strati dei depositi presenti lungo la fascia costiera sono sepolti antichi bagnasciuga: da scavi e dragaggi negli ultimi decenni sono emerse varie tracce archeologiche che documentano la frequentazione e l'insediamento umano negli ultimi millenni. Nell'età del Bronzo (medio-finale), nel periodo etrusco-romano e nelle fasi centrali del Medioevo il lago ha conosciuto lunghi periodi caratterizzati da livelli medi inferiori agli attuali (Cattuto et al. 2011, pp. 7-14).
In età comunale il Trasimeno viene gestito da Perugia come un bene prezioso da cui si possono ricavare notevoli introiti. La pesca, la caccia, il taglio delle piante palustri, la coltivazione dei terreni spondali e delle isole, tutti questi diritti vengono ceduti temporaneamente a privati in cambio di un lauto canone.