venerdì 9 agosto 2013

L’acqua di Perseo



L’associazione Arbit è stata particolarmente felice di collaborare all’allestimento della mostra “L’acqua – Segni di territorio” che ancora per pochi giorni è visibile a Palazzo della Corgna.

lunedì 29 luglio 2013

Proposte del progetto ALLI per i centri di documentazione sulla pesca e sulle imbarcazioni al Lago Trasimeno

di Antonio Batinti

Incontro: Storia di barche, Castiglione del Lago, 18 maggio 2013.

1. - Ringrazio vivamente gli organizzatori dell'Incontro di studio Storia di barche. Navigare tra archelogia e tradizione, per l'invito personale e come rappresentante dell'ALLI1, in quanto svolgo temporaneamente la funzione di responsabile scientifico e di coordinatore nazionale del progetto etnolinguistico.


- Figura 1. Prima sede del Museo della pesca del Lago Trasimeno.

Accolgo volentieri il richiamo degli animatori dell'iniziativa a "navigare" non solo tra archeologia e tradizione (come il titolo del Convegno richiederebbe), ma tra le "emozioni", d'altronde le motivazioni di tutti gli intervenuti sono rinforzate oltre che dalla curiosità e dalla necessità di accrescere le conoscenze, anche dalla passione e dall'entusiasmo.

lunedì 22 luglio 2013

Processione delle barche per Santa Maria Maddalena



Di seguito alcune foto scattate ieri sera durante la processione delle barche per la festa di Santa Maria Maddalena, patrona di Castiglione del Lago.
[E. F.]

giovedì 11 luglio 2013

«The lovely lake Thrasymene». Da Perugia alla Polvese nel 1854

di Mrs. J. E. Westropp

Al nostro ritorno in albergo abbiamo preso contatto con un uomo che possiede delle carrozze, accordandoci con lui per farci portare al Lago Trasimeno l'indomani mattina.

Da quando son giunta a Perugia ho desiderato fare questa gita, ma il conte e la contessa mi dissero che avrebbero gradito molto venire anche loro, pregandomi di aspettarli. Ancora non si sono decisi e, non volendo aspettare oltre, ho detto loro che, non potendo accompagnarmi, avrei invitato qualcuno della famiglia P.

In serata è arrivato Don Porfidio, lo abbiamo pregato di venire con noi. Era troppo occupato e non poteva assentarsi da Perugia ma, molto gentilmente, ci ha fornito numerose informazioni e ci ha scritto una lettera di presentazione per un suo amico che ci avrebbe procurato il permesso per visitare una delle isole.



Sabato 26 è stata una bella giornata. Colazione con un po' di caffè e uova. Alle sei e mezzo siamo partiti, lasciando la città da Porta di San Carlo. La vettura era molto bella, la strada pianeggiante si snodava attraverso le fertili pianure lungo la valle del Caina, uno stretto torrente, luminoso e chiaro. Qui la principale coltivazione è la vite.

lunedì 24 giugno 2013

I luoghi di costruzione navale fra archeologia ed etnologia

di Laura Peruzzi

Incontro: Storia di barche, Castiglione del Lago, 18 maggio 2013

La cantieristica navale è un argomento per molto tempo considerato secondario rispetto allo studio dei relitti, dei carichi e di tutti gli argomenti classici dell’archeologia delle acque, ed è solo da alcuni anni che le cose stanno cambiando grazie anche ad una serie di rinvenimenti archeologici (navi di Pisa San Rossore e scavo del porto di Olbia) la cui spettacolarità ha contribuito ad aumentare la sensibilità su aspetti specifici della cultura materiale e artigianale di ambito navale. Questi contesti sono infatti i primi in area mediterranea in cui si sono rinvenuti contesti fluviali o marittimi, integri, sigillati da eventi alluvionali (figura 1 e figura 2) .



- Figura 1. Navi di Pisa, fasi di scavo (immagini via Cantiere delle Navi Antiche di Pisa).

Lo studio dei luoghi di costruzione navale, cantieri e arsenali, si è basato a lungo sulle fonti archivistiche, sull’iconografia e sull’etnografia, data la quasi totale assenza di rinvenimenti archeologici in ambito italiano (questo non vale ad esempio per il Nord Europa dove esiste una tradizione di studi già consolidata e numerosi rinvenimenti). I dati d’archivio consentono di conoscere nel dettaglio l’organizzazione interna del lavoro nei cantieri, le figure coinvolte, gli aspetti legislativi, ma anche elementi tecnici come le tipologie di imbarcazioni, le misure, i committenti, l’approvvigionamento di materie prime, la dislocazione dei cantieri in un dato territorio, e talvolta ci aiutano ad avere un’idea della struttura fisica dell’edificio-cantiere.

venerdì 14 giugno 2013

Le grandi imbarcazioni tradizionali in uso al Lago di Perugia nella pesca dei tori tra Quattro e Cinquecento

di Ermanno Gambini

Incontro: Storia di barche, Castiglione del Lago, 18 maggio 2013.

I pescatori del Lago Trasimeno utilizzano oggi una sola tipologia di imbarcazione a fondo piatto, realizzata in materiale plastico, in anni recenti, in due modelli, leggermente diversi tra loro per dimensione e forma, che richiamano quelli tradizionali. Queste barche sono condotte a motore fuoribordo o, in genere, a 2 remi. La scalmiera (in gergo cavijjóne), collocata presso la poppa (utilizzata per muovere il remo, allo stesso tempo per guidare e spingere), è collocata, in genere, sulla sponda destra (tranne che a Passignano e ad Isola Maggiore dove la troviamo inserita sulla sponda sinistra); la scalmiera centrale (utilizzata per spingere) si trova sulla sponda opposta.


- La nave, da un disegno di Matteo dall’Isola (vedi la figura n. 8).

Nel primo Novecento navigavano sul lago ben 5 modelli di imbarcazione realizzati con tavole di legno, a fondo piatto, diversi per dimensione, legati a funzioni e ad ambienti diversi, ma tutti derivati da una zattera (in gergo uscio), simile appunto ad una porta, con tavole longitudinali tenute insieme da assi trasversali (i dragóni), a cui erano poi collegate le altre componenti.

martedì 4 giugno 2013

A che punto è l'Atlante delle barche dei laghi e dei fiumi dell'Italia Centrale

di Marco Bonino

Incontro: Storia di barche, Castiglione del Lago, 18 maggio 2013.

L’argomento delle imbarcazioni antiche e tradizionali delle acque interne dell’Italia Centrale fa parte di una ricerca, parallela a quella sulle imbarcazioni marittime, iniziata una trentina di anni fa con l'Atlante Linguistico dei Laghi Italiani (ALLI), la cui attività è stata ripercorsa dalla relazione di Antonio Batinti a questo convegno di Castiglione del Lago del 18 Maggio 2013. Attraverso ricerche sul campo, incontri, congressi, pubblicazioni ed attività museali, mi è stato possibile redigere un atlante dei tipi, ormai prossimo al completamento.


- Figura 11. Gaspar Van Wittel, veduta del Tevere al Ponte Sisto (1681 – 1683).

L'indicazione dei nomi dei tipi navali sulla carta topografica è stata completata dalla ricerca su ogni tipo e varietà, con la schedatura e lo studio tecnico navale, storico ed etnografico - linguistico di ciascuno di essi, nel quadro dell’ambiente tradizionale in cui sono stati costruiti ed impiegati.